stalli del coro, insieme - bottega piemontese (fine/inizio secc. XVII/ XVIII)
Gli stalli che costituiscono il corpo principale del coro sono 26: 11 per parte ai lati, e sul lato di fondo: 1 porta, 2 stalli, 1 porta, 2 stalli, più un pannello angolare per ciascun lato. Su questi due cinque pannelli; privi di sedili, e quindi con decorazione ad intaglio anche sul registro basso, prolungano la lunghezza del coro. Ogni pannello è largo circa 68 cm. Un pò più grande e più riccamente decorato è il pannello centrale, sopra il quale è la decorazione con cimasa. Nella cimasa è rappresentato, in bassorilievo, S. Secondo a cavallo, al di sopra la statua equestre di S. Secondo. Contro gli inginocchiatoi sono appoggiati gli stalli bassi, in numero di 20 e privi di inginocchiatoi. La decorazione ad intaglio è ricchissima: i pannelli sono di due tipi alternati in cornici mistilinee ed hanno una ricca decorazione vegetale al centro della quale è la testa di un putto. Testine di putti alati sono scolpite sulle lesene che dividono i singoli pannelli, al di sotto dei quali è scolpita una decorazione di frutta. Nella parte compresa tra il sedile ed i braccioli gli stalli sono separati da un motivo a fogliame intagliato
- OGGETTO stalli del coro
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MATERIA E TECNICA
legno di noce/ intaglio/ scultura
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il coro, abilissimo lavoro d'intaglio di un artista piemontese che ancora rivela uno stile seicentesco, è databile al periodo tra la fine del XVII secolo e l'inizio del successivo. L'opera infatti rientra in quella serie di rinnovamenti apportati in S. Secondo su iniziativa del vescovo Milliavacca. Il Milliavacca, nobile milanese, fu vescovo ad Asti dal 1693 al 1714 e durante il suo episcopato realizzò grandi opere di rinnovamento in molte chiese astigiane, comparendo spesso come diretto committente (D. Mondo, Le pitture di decorazione ad Asti nel XVII sec. Gli affreschi della Cattedrale e la committenza di monsignor Milliavacca, datt. A. A. 1986/87, p. 64 e sgg.). Nel caso specifico la conferma della committenza del vescovo la si può rilevare dalla presenza del suo stemma sul fregio che conclude il leggio, realizzato contemporaneamente e dallo stesso artista del coro. Non si conosce il nome dello scultore, anche se interessanti analogie si possono rilevare nel coro dell'Abbazia di S. Maria di Casanova presso Carmagnola. Il coro di S. Maria venne completato nel 1685 e fu commissionato anch'esso dal Milliavacca, abate della stessa fino al momento della sua nomina a vescovo d'Asti (A. Pedrini, Gli ambienti e le decorazioni nei secoli XVII e XVIII in Piemonte, Torino 1953, p. 238, fig. 436). Anche il coro di S. Maria è caratterizzato da intagli con motivi di ghirlande, fiori, frutti e teste di angioletti, mentre diversamente dall'opera astigiana, i pannelli dorsali hanno una decorazione molto sobria. Interessante è l'analogia che si rileva nella soluzione adottata per i divisori dei sedili: a S. Maria ampie volute di fogliame e grifoni stilizzati, realizzati con un intaglio molto rilevato; nel coro di San Secondo i divisori sono relizzati con volute a motivi vegetali, di grande eleganza e con un lavoro d'intaglio meno scavato in profondità. Non si può escludere la possibilità di riconoscere nell'esecutore astigiano lo stesso, o maestranza della stessa bottega, che circa quindici anni prima avevano eseguito un lavoro simile per lo stesso committente. Bibliografia: G. Bosio, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1894, p. 383; A. Bianco, Asti medioevale, Asti 1960, p. 75, n. 6; C. Ecclesia, Insigne Collegiata di S. Secondo, Asti 1961, p. 47; N. Gabrielli, Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli, Torino 1977, p. 174
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046908-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0