motivo decorativo floreale
tazzina da caffe',
1820 - 1830
Tazza: parete verticale con entasi mediana, orlo piano, piede ad anello, manico a voluta. Piattino: cavetto tronco - conico, piede ad anello, orlo piano.Decorazione: policroma con dorature suddivisa in fasce sovrapposte con fiori e foglie stilizzate
- OGGETTO tazzina da caffe'
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MISURE
Diametro: 6.1
Altezza: 6
Larghezza: 8
- AMBITO CULTURALE Manifattura Parigina
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Assieme agli esemplari oggetto delle schede precedenti, la tazzina, priva di numero si inventario, fu inserita, mediante un cartellino collocato accanto ai pezzi conservati sullo scaffale C dell'armadio 1 della seconda stanza del mezzanino di Palazzo Reale, dagli estensori dell'inventario del 1966, tra la "Porcellana antica di Vienna". In realtà, accanto al servizio conservato originariamente in apposita cassetta e composto, secondo la voce dell'inventario "Rami Porcellane Cristalli" del 1871, da "ventiquattro tazze. e ventiquattro piattini di forma eguale ma tanto le tazze che i piattini di vario disegno", compaiono pezzi non marcati di carattere spiccatamente francese ed altri contrassegnati dalle marche di fabbiche boeme come quelle di Sclaggenwald, o parigine, come la manifattura del Conte di Provenza quella del Duca d'Orleans, che si collocano in un arco cronologico che va dal 1780 al quarto decennio dell'Ottocento (cfr S. BARBERI in "Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino", catalogo della mostra a cura di A. GRISERI e G. ROMANO, Milano 1986, schede nn. 81-97, pp. 253-262; P. SAN MARTINO, ibidem, schede nn. 136-138, pp. 305-306, 308). L'esemplare può essere accostato a causa della tipologia impura del modello canonico di "tasse litron" a pareti cilindriche, qui espanse in una sensibile entasi mediana cui si sovrappone una tavolozza decorativa dai toni smorzati e pastosi che contrastano con il timbro squillante e l'intonazione metallica deik prodotti più rigorosamente neoclassici francesi e austriaci, con la tazzina a motivo "cailloutè" della scheda precedente, con quella il cui decoro è confrontabile con il repertorio del decoratore parigino Feuillet e l'altra dipinta con un festoncino di ghiande (cfr. P. SAN MARTINO, schede OA nn. 20-21), infine con una serie di tre tazze e cinque piattini, sempre del medesimo fondo di Palazzo Reale (IDEM, scheda n. 18). Anch'essa si inserisce nel clima culturale parigino del terzo decennio, quando la figura del pittore-decoratore consolida il suo ruolo di autonomia produttiva ed economica rispetto alle manifatture di base. Per queste ultime divengono prevalenti i fattori legati alle economie di localizzazione - la disponibilità di materie prime e di mano d'opera a buon mercato - mentre gli ateliers di decorazione sfruttano la vantaggiosa posizione culturale di Parigi alla quale si volge la sempre più nutrita schiera della committenza borghese (cfr R. DE PLINVAL DE QUILLEBON, Porcelaine de Paris 1770-1850, Paris 1972, pp. 7, passim; S. PETTENATI, in "Porcellane e argenti", cit. , schede nn. 142-145, pp. 312-319; F. CORRADO, ibidem, "Il magazzino e l'atelier di Rihouet", p. 301)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039457
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0