stemma

soffitto dipinto,

Lo stemma della famiglia Ajazza dipinto nel primo e quarto riquadro, si presenta: "d'oro a tre gazze al naturale, due ed una, le superiori affrontate e sovrastate da croce di Malta, con la bordatura composta d'argento e di nero". Nel secondo riquadro lo stemma della famiglia Colonna: "di rosso alla colonna d'argento coronata d'oro". Nel terzo riquadro lo stemma della famiglia Bobba: "troncato di rosso e d'argento al riscontro di bue dell'uno nell'altro (A. Franchi Verney, 1873, pp. 2-26-55). Lo stemma nobiliare della famiglia vercellese Ajazza, edificatrice ed antica proprietaria del Palazzo che costituisce l'attuale asilo Filippi, si ripete per ben 19 volte (sia singolarmente che semipartito con stemmi di altre nobili famiglie) lungo i riquadri dipinti sulle assicelle di accordo tra le travi principali ed il soffitto dei tre ambienti. Più precisamente: nel primo ambiente 1 trave " 4°, 7° e 9° riquadro lato opposto l'ingresso 2 trave " 5° e 8° riquadro lato prospiciente l'ingresso 2 trave 4°, 7° e ° riquadro lato opposto l'ingresso 3 trave 6° riquadro lato opposto l'ingresso Nel secondo ambiente Arco d'ingresso 4° e 9° riquadro 1 trave 4° riquadro lato prospiciente l'ingresso 1 trave 11° riquadro lato opposto l'ingresso 2 trave SEGUE IN ANNOTAZIONI

  • OGGETTO soffitto dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Asilo Filippi già Palazzo Ajazza
  • INDIRIZZO *, Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un documento manoscritto anonimo intestato "Memoria della famiglia Ajazza fatta dal Sig. Rev. nostro Padre" e conservato presso l'Archivio Storico del Comune di Vercelli (fondo Ajazza / Cartella II) si apprende che le origini documentate della famiglia Ajazza risalirebbero al 607, anno cui si riferirebbe un documento in "carta pecora" rintracciato dall?anonimo autore e concernente l'"affittamento di certi beni di Tronzano" da parte di un Pietro Ajazza "Dominus". Nel 1331 tra i quattro insegnanti dello Studio di Vercelli è citato un Francesco Ajazza "civis vercellensis, docens Vercellis artes gramaticales". Alla morte di Francesco nel 1382 successe come suo "subsitutus" il fratello Paolo (A. Berano, 1961, p. 223). Da questa data tra i discendenti della famiglia Ajazza è un succedersi di dottori, protonotari, abati, vescovi e senatori. Nella seconda metà del '400 troviamo presenti in Vercelli un Pietro Ajazza, "dottore insigne di leggi" dichiarato consigliere del serenissimo duca Carlo I di Savoia (dal 1482 al 1490) (G. De Gregory, 1819, p. 431) ed un Ajazza Francesco eletto nel 1495 medico del duca Carlo il Buono di Savoia, il quale "compose alcuni consigli in materia di curare diversi morbi, ma non si sono stampati" (C. A. Bellini, parte terza, 1659, p. 16). Altro illustre personaggio della fine del XV secolo fu Girolamo Ajazza, dottore di leggi e membro del sacro collegio dei dottori in Torino, nonché senatore ducale e gran cancelliere di tutti gli stati del Piemonte. Nella seconda metà del XVI secolo si ricorda un Niccolò Ajazza, senatore per il duca Emanuele Filiberto e suo oratore al concilio di Trento, del quale è conservato un "Instrumento di Dichiarazione" nei confronti delle monache di S. Agata di Vercelli per conto delle muraglie che confinato con la Casa di detto S. Ajazza datata 3 luglio 1592 (la casa in oggetto è l'edificio dell'attuale asilo Filippi). (Archivio Storico del Comune di Vercelli). La famiglia Ajazza si estingue nella metà del 1700 con Margherita Gabriella sposa al marchese Andrea Grimaldi e Irene Maria (nata il 20 ottobre 1746) sposa al conte Filippi di Baldissero, figlia di Giuseppe Francesco Amedeo (A. Manno, 1906, p. 485)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034278
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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