catino absidale, insieme - ambito piemontese (sec. XVIII)
catino absidale,
post 1785 - ante 1788
il catino absidale è percorso da quattro membrature decorate con riquadri accoglienti rosoni in stucco su fondo grigio e convergenti alla sommità in un semicerchio dall'analoga ornamentazione che include un grande motivo conchigliato pure in stucco, le cui membrature determinano i tre spicchi delle vele. Il sottarco, profilato da fasce a rosoni in stucco entro formelle quadrate, presenta illusive specchiature mistilinee, quelle laterali a girali vegetali, ghirlande di alloro e fiaccole in grisaille, quella centrale occupata da un drappo rosso in cui campeggia una scritta a caratteri dorati dedicata alla madonna
- OGGETTO catino absidale
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MISURE
Altezza: 950
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE la decorazione a fresco del catino absidale fu commissionata dal vescovo Giuseppe Ottavio Pochettini negli anni 1785-178, in occasione dei lavori di ristrutturazione che diedero all'interno della Cattedrale un'impronta nettamente barocca (G. Benvenuti, Istoria dell'antica città di Ivrea, manoscritto fine sec. XVIII, pubblicato col titolo Storia di Ivrea, Ivrea 1976, pp. 570-571). In particolare, nel presbiterio, vennero occlusi con muri pieni gli archi romanici, lasciando così posto per gli affreschi del Cogrossi, fu modificata la curvatura dell'abside e furono costruite sotto alla volta romanica nuove volte barocche (G.Boggio, Il Duomo d'Ivrea, Ivrea 1926, pp. 186-192) (V. Mesturino, Sancta Maria de Yporegia, Ivrea 1967, p. 22). Gli (Atti della Visita Pastorale di Mons. G. O. Pochettini, 1789, f. 966) fanno menzione dei radicali rimaneggiamenti attuati in Cattedrale, per volontà del vescovo ("navi media...unacum Choro et Praesbiterio instautara, et ad novas decantiorom formam redacta fuit"), ed in particolare del coro Mons. Pochettini afferma: "habet fornicis , et parietum tectorium marmoratum". Forse non è da escludere che la decorazione del catino absidale sia stata eseguita, con gli affreschi delle pareti laterali del Presbiterio e gli ovali con teste di Santi in grisaille sui dorsali degli stalli corali dal pittore Carlo Cogrossi di Treviglio, cui si deve altresì la decorazione a fresco della Cappella di San Savino in Cattedrale. I motivi delle finte architetture con ghirlande vegetali e nastri resi in chiaroscuro sono infatti propri dello stile del pittore. Bisogna tuttavia sottolineare che le decorazione in questione, come del resto quella delle volte delle navate della Chiesa, venne rinnovata negli anni 1909-1910 per volontà di Mons. Matteo Filipello, allora vescovo di Ivrea. Asserisce infatti il Boggio (G. Boggio, 1926, p. 214) che il lavoro venne affidato "al pittore torinese Reordino, il quale, con le dorature del nostro concittadino Filiberto Canale, riuscì a darci una decoraizone discreta senza cambiare sostanzialmente nè le tinte nè il disegno precedente". In tal modo si spiega quindi la presenza, nell'intradosso dell'arco, della data 1910. Dei lavori di restauro effettuati all'interno della Cattedrale troviamo precisa memoria in alcuni appunti e fatture di quegli anni. Al 7 maggio 1909 risale infatti la nota con la quale il capomastro eporediese Antonio Bianco dichiara di assumersi "l'impresa dei ponti pei restauri interni del Duomo mediante il compenso convenuto con sua E. R.ma Mons. Matteo Filipello vescovo d'Ivrea, nella somma di lire due mila e ottocento" (Fatture e quietanze relative ai lavori di restauro e alle costruzione della Cappella di Lourdes in Cattedrale d'Ivrea, Ivrea, Bibloteca Diocesana, IM 909/910/1, ff. non numerati). inoltre una nota non datata in cui figurano gli artigiani e i professionisti impegnati nei lavori sopra menzionati ocn i relativi compensi, attesta che al pittore Reordino vennero corrisposte £ 14.200 (Fatture e quietanze relative ai lavori di restauro e alle costruzione della Cappella di Lourdes in Cattedrale d'Ivrea, Ivrea, Bibloteca Diocesana, IM 909/910/1, ff. non numerati)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033814-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI su cartiglio centrale, nell'intradosso - TOTA PULCHRA ES MARIA - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0