adorazione dell'Eucaristia

dipinto 1800 - 1899

L'affresco è inserito in una cornice mistilinea in stucco, percorsa da una serie di modanature digradanti. All'interno è raffigurato un ostensorio raggiato circondato da fasci luminosi e da nubi. Ai lati sono quattro cherubini (due per lato); di uno si vedono anche le braccia incrociate sul petto in segno di devozione. Nella gamma cromatica predominano tonalità chiare: il giallo dorato, il bianco lievemente dorato o azzurrato; per i puttini sono utilizzate tinte naturali per le capigliature e gli incarnati, il giallo dorato per le ali, Le profilature ed il tratteggio a punta di pennello sono bruni

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La collocazione dell'affresco nell'Oratorio della Compagnia del Corpus Domini spiega la scelta del soggetto dell'ostensorio con il SS. Sacramento. La prima notizia relativa ad un ostensorio dipinto si trova nell'inventario della compagnia compilato nel 1698: "...nel mezzo di detta volta vi è dipinto un ostensorio et stuccati à Cherubini, et nuvole" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Inventario della Parrocchiale (1698), f. 3v). Da questa descrizione si ricava che soltanto l'ostensorio era dipinto ad affresco, mentre gli altri particolari erano in stucco. Nei successivi inventari non se ne fa più menzione fino al 1774, quando viene fornita un'altra descrizione: "Nel mezzo di detto volto vi resta un quadrato con cornice di gesso, nel quale vi resta dipinto un ostensorio, attorniato da nubi, sostenuto da cherubini con iscrizione al piede" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Inventario della Ven. Confraternita del SS. Sacramento, 1774, p.3). L'opera così descritta si avvicina maggiormente alle condizioni attuali dell'affresco, nel quale però i puttini non svolgono la funzione di sostegno e manca l'iscrizione. E' probabile infatti che nel corso dell'Ottocento sia stato oggetto di nuovi rifacimenti, di cui è difficile valutare l'entità e per i quali manca documentazione, interrompendosi la serie dei libri della contabilità della Confraternita alla fine del Seicento. Nei libri della parrocchiale, nel corso dell'Ottocento, le notizie relative agli interventi dei "pittori da muro" sono troppo generiche e non forniscono indicazioni o descrizioni. Dal punto di vista stilistico la cornice mistilinea potrebbe appartenere ancora all'ultimo quarto del Settecento, ma l'affresco rivela nelle tipologie degli angioletti dai contorni disegnati e sottili, nella studiata devozione degli sguardi e dell'atteggiasi, nel taglio delle capigliature definite a punta di pennello, l'adesione ai modi ed al repertorio figurativo ottocentesco. Non si conosce l'autore che, se si eccettua la delicata formulazione dei puttini presentati con verità di scorci, non emerge per originalità sul piano iconografico e non conferisce dal punto di vista pittorico un particolare rilievo agli elementi della composizione, intonati a chiarezza cromatica, senza approfondimento prospettico, risolti piuttosto in una pacata, oleografica descrizione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100030865
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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