circoncisione di Gesù Bambino
Il dipinto è racchiuso entro una cornice originale centinata in legno dorato e raffigura la scena della Circoncisione. In primo piano un monaco inginocchiato è colto nell'atto di porgere il Bambino al sacerdote. Fanno corona quattro figure disposte a semicerchio: a destra un giovane recante le bende, destinate a tamponare il sangue delle ferite, a sinistra un personaggio che sostiene e mostra un libro aperto; dietro assistono, in atteggiamento devoto, la Vergine e San Giuseppe. In basso, sulla stessa pedana rialzata su cui si collocano le figure, sono evidenziati due candelieri e un ampio bacile, emblematico dell'episodio. L'oscurità della scena, che lascia appena intravvedere il fondo con una prospettiva di interno architettonico, è rotta dall'apparire del simbolo luminoso di Cristo (emblema della Confraternita). La presenza di alcuni angeli alati sottolinea l'eccezionalità dell'evento. I colori sono caldi, con prevalere dei bruni e dei rossi
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 123
Larghezza: 81
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ATTRIBUZIONI
Verani Agostino (notizie 1769-1819)
- LOCALIZZAZIONE Chieri (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela fa parte di una serie di 24 quadri commissionati dalla Confraternita del Gesù in San Michele ad Agostino Verani, come attesta una nota di pagamento in data 22 maggio 1769, tratta dal Libro dei Conti della Confraternita dal 1769 fino a oggi (Archivio della chiesa di San Michele). Le tele (in numero di 23, poichè uno degli ovali non è stato reperito) formano il primo nucleo di opere note di Verani, artista fino a oggi documentato solo tramite fonti scritte (BAUDI DI VESME A., Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino 1968, vol.III, p.1086; DI MACCO M., Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773 - 1861, catalogo della mostra, Torino 1980, vol.II, pp.801-803). La tela è improntata, più decisamente che il suo pendant con "la caduta degli angeli ribelli" in cui sono presenti moduli ancora spiccatamente tardo barocchi, a una compostezza che prelude esperienze figurative di tipo neoclassico, orientandosi in direzione del gusto che si andava sviluppando in quegli anni in Piemonte, sulle tracce dei raggiungimenti dei centri artistici allora più importanti, Roma e Parigi. La composizione è risolta però con una certa timidezza di fondo: proprio in questo senso il confronto più stringente lo consente una tela di soggetto analogo, opera di Vittorio Amedeo Rapous, legata al periodo giovanile del pittore (MALLE' L., I Musei Civici di Torino. Acquisti e doni 1966/70, Torino 1970). Nella tela del Rapous vi è una più larga concessione a un tono discorsivo, che accentua nella scena gli elementi quotidiani, il sapore quasi dimesso dell'interno; ma soprattutto le figure, il loro atteggiarsi e gestire nello spazio riportano a un'area di cultura e di gusto assai prossima a quelle attestate da Verani nella "Circoncisione". A destra, l'abito verde dell'astante che reca le bende ha subito, su di un'area piuttosto limitata, un ritocco: l'intervento di restauro, in presenza di un rattoppo della tela, è evidente anche perchè il colore è qui rialzato e screpolato. Un altro rinforzo della tela, con relativa ridipintura, si trova sul libro che tiene fra le mani la figura a sinistra; è ritoccato anche un tratto della veste di questa, ma in modo meno evidente perchè la zona è fortemente ombreggiata. Tale intervento di restauro risale probabilmente al 1791 quando, come risulta da Libro dei conti della Confraternita dal 1767 fino a oggi, viene pagato con £. 1 Antonio Marchisio pittore, "per aver agiustato" il quadro della Circoncisione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027380
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0