conversione di Sant'Agostino
dipinto,
Cogrossi Carlo (1750 (?)/ 1788)
1750 (?)/ 1788
In primo piano, a sinistra, è S. Agostino, seduto sotto un albero di cui si intravedono le fronde, coperta da un'ampia toga; ha il busto leggermente piegato all'indietro ed il capo e il braccio destro sollevati in direzione di alcuni raggi di luce provcenienti dall'alto e accompagnati da una scritta. Dall'altro lato, in posizione arretrata, compare un secondo personaggio maschile,m anch'esso seduto e avvolto in un atunica ad ampi panneggi. Ha il capo poggiato sul braccio destro piegato, in atto di leggere un libro. Sullo sfondo è dipinta una via che conduce verso un'arco e sulla quale si affacciano alcuni edifici
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Cogrossi Carlo (1750 (?)/ 1788)
- LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Affresco di notevole interesse che attesta gli alti risultati ottenuti dal Cogrossi con la tecnica della grisaille: giocando sui contrasti chiaroscurali e sugli accostamenti di diverse gradazioni di grigio, il pittore risolve brillantemente i problemi di volumi e prospettiva, creando un'immagine nobile e dignitosa, dalla compattezza statauario (si osservino, a questo proposito, le ombre portate della mitra e della figura del santo sul fondo della nicchia, o del dettaglio della mano e del manto uscenti dall'incorniciatura che cobntribuiscono a dare maggiore risalto all'immagine). E' forse proprio in questo genere di pittura, strettamente legata all'architettura, che si avverte l'influsso dei fratelli Galliari, pittori e scenografi vissuti anche a Treviglio, luogo nativo del Cogrossi, il quale dovette indubbiamnete conoscerli tanto da rifiutare di lavorare con loro per non dipingere soggetti profani (G. CASALIS, Dizinario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1847, vol. XVI, pp. 81-82). Questo tipo di decorazione pittorica con nicchie conchigliate statue di santi in grisaille, trova del resto, in ambito canavesano, un significativo parallelo negli affreschi delle pareti laterali della Chiesa della Confraternita del Gesù a Rivarolo, dovute al Rapous per le figurazioni e al Bianchi per gli ornati (A. CAVALLARI MURAT, Tra Serra d'Ivrea, Orco e Po, Torino 1976, pp. 398, 402). Per quanto riguarda il motivo dei monocromi dedicati alle scene della vita dei santi, il confronto più significativo è costituito dalle quattro sovrapporte del Cogrossi, eseguite per la camera da letto del vescovo Ottavio Pochettini (I. VIGNINO, Passeggiata artistica in vescovado, in "Il piffero", 1975). La scena in esame intende rappresenatte l'episodio della conversione di S. Agostino, allorchè questi, non ancora pienamente convertito alla fede cristiana, si ritirò con un amico nel giardino della sua abitazione per meditare sull'Epistola di S. Paolo e, all'improvviso, fu raggiunto da una voce di canto che ripeteva le parole "Tolle, lege". Visto in ciò un segno dal cielo, egli aprì il volume e lesse il primo passo che gli capitò sotto gli ochi: si trattava dell'esortazione alla castità (Bibliotheca Sanctorum, V. I, Roma 1961, pp. 453-454)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027064-2
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in alto, al centro - Tolle lege - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0