piatto, frammento - bottega Italia settentrionale (sec. XV)

piatto, 1400 - 1499

Frammento di piatto o catino, foggiato al tornio, con base piatta, pareti svasate e tesa orizzontale con orlo esterno rilevato. L'impasto è di colore giallo rossastro, resistente, con inclusioni di paglia fine. La superficie interna presenta ingobbio bianco e vetrina giallo pallido, piombifera, trasparente, liscia, lucente e sottile. Quella esterna è priva di ingobbio, ma presenta la vetrina. La decorazione, incisa a punta fine e dipinta in ramina e ferraccia, è costituita sulla parete da una serie di metope, delimitate da doppie linee verticali, occupate da una doppia sinusoide sempre verticale; sulla tesa da una serie di metope, delimitate da doppie linee verticali, occupate da una foglia (palmetta) trilobata

  • OGGETTO piatto
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ ingobbio/ invetriatura/ graffito/ pittura
  • MISURE Diametro: 22
    Spessore: 0.9
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico Romano
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Guidobono
  • INDIRIZZO Via Ammiraglio Mirabello, 1, Tortona (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo pezzo appartiene a un gruppo di frammenti ceramici (una parte dei quali è solo ingobbiata e graffita, un'altra è di graffita monocroma, mentre la maggioranza è di graffita policroma) provenienti da Carbonara Scrivia (Alessandria). Il momento e l'occasione del reperimento, così come le circostanze dell'acquisizione del pezzo da parte del Museo, non sono conosciute. Per questo pezzo non sono stati reperiti confronti puntuali e significativi. Il tipo della graffita monocroma, tuttavia, è attestato lungo un arco cronologico che va dal XV al XVII secolo in tutta la Pianura Padana.Per una presentazione generale del tipo e delle sue varianti si veda Mannoni, utile anche se dedicato espressamente al materiale ligure (MANNONI T., La ceramica medioevale a Genova e nella Liguria, in Studi Genuensi, VII, 1968-69, Bordighera-Genova 1975). Come per il resto della ceramica di Tortona, è ipotizzabile uno stretto rapporto con l'area emiliano-romagnola e un certo attardamento rispetto alla cronologia di quelli che, a tutt'oggi, sembrano essere i modelli. Naturalmente non si possono escludere invenzioni o per lo meno originali contaminazioni di motivi avvenute in loco (cioè a Tortona e nel Tortonese), essendo la produzione locale di ceramica sicuramente attestata dalla presenza di scarti di fornace ingobbiati ma non invetriati
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021310
  • NUMERO D'INVENTARIO 707
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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