mostra architettonica d'altare, opera isolata di Gilardi Carlo Rocco (seconda metà sec. XVII)
Alto basamento dipinto a specchiature imitanti il finto marmo. Lateralmente, due colonne tortili con fusto dipinto a finto marmo e capitello composito ornato da festoni di frutti e foglie. Al centro della mostra un dipinto circondato da cornice di foglie di acanto. Ai lati, applicati alla parete di fondo dipinta a finto marmo, due festoni di foglie e frutti trattenuti da nastro annodato alla sommità. Sopra la cornice, al centro, un cartiglio dai bordi accartocciati privo di iscrizioni. Fregio ornato da foglie di acanto affrontate che circondano erme femminili, mentre teste cherubiche sono modellate ad alto rilievo in corrispondenza delle colonne. Timpano spezzato dipinto a finto marmo venato. Al centro, infiorescenza floreale e due putti, seduti sulla finestra a lunetta soprastante che reggono due festoni di foglie e frutti che terminano in corrispondenza delle porzioni laterali del timpano ove le reggono altre due figure angeliche modellate a tutto tondo che siedono sopra gli spezzoni della cornice del timpano
- OGGETTO mostra architettonica d'altare
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ATTRIBUZIONI
Gilardi Carlo Rocco (notizie Ultimo Quarto Sec. Xvii)
- LOCALIZZAZIONE Guardabosone (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, di pregevole fattura, è opera di Carlo Rocco Gilardi di Campertogno, "mastro da muro, pittore e stuccatore", sul disegno del quale fu costruito lo stesso oratorio del Carretto tra il 1660 e il 1679 (cfr. P. Torrione e V. Crovella, Il biellese, Biella, 1963, p. 278) Gilardi appartenne ad una numerosa famiglia di scultori di Campertogno ed eseguì anche la decorazione della cupola dell'oratorio e i due altari laterali. L'iscrizione con la data e la firma dell'artista è nascosta dietro il paliotto dell'altare maggiore, eseguito da Pietro Solari (1725) (comunicazione orale di G. Rigazzo, attuale parroco di Guardabosone, aprile 1979). Carlo Antonio Gilardi fu anche autore delle decorazioni dell'altare di S. Antonio da Padova nella parrocchiale di Trivero (D. Lebole, La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella, 1962, vol. 2, p. 312). La decorazione presente ai lati del dipinto (sec. XX/ inizio), di recente realizzazione, raffigurante l'educazione della Vergine, ripropone il motivo dei melograni, simbologia piuttosto diffusa in età barocca. L'opera è ricordata in M. Marciandi, Guardabosone, in "Ilustrazione Biellese", 1935, n. 5; L'oratorio dell'Annunziata o del Carretto, in "Bollettino Parrocchiale", Guardabosone, 1962, p. 12; Centro Studi Biellesi, Itinerario per una gita a Crevacuore, Guardabosone, Postua, Biella, 1966, p. 7
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018053
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0