confessionale, opera isolata - bottega biellese (sec. XVII)
La struttura parallelepipeda poggia su una predella. Apertura centrale anteriore centinata, profilata da una cornice di foglie di alloro, unite a fascio e stilizzate. Superiormente, al centro, testa cherubica a rilievo. Portella con specchiatura centrale aggettante. Lateralmente, due paraste, poggianti su alto podio, con fusto ornato, superiormente, da testa cherubica a rilievo dalla quale si diparte un festone di foglie e frutti tra cui uva e melagrane. Nella parte inferiore foglie di acanto affrontate. Capitello ionico. Sulle pareti laterali, erme angeliche terminanti, nel piede, con una piccola voluta. Trabeazione liscia, cornice modinata lievemente aggettante, cimasa formata da volute affrontate e girali vegetali. Al centro croce latina con terminazioni trilobate
- OGGETTO confessionale
- AMBITO CULTURALE Bottega Biellese
- LOCALIZZAZIONE Guardabosone (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sono state reperite informazioni archivistiche e bibliografiche specifiche sull'opera in esame. Il confessionale presenta una bella fattura e pregevoli intagli che lo avvicinano alla maniera dello scultore in legno Giovanni Vaglio di Pettinengo, assai apprezzato artista biellese del secolo XVII, autore nel 1682 dell'altare maggiore della chiesa della SS. Trinità a Biella e dell'altare del Suffragio a Ponderano (cfr. D. Lebole, La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella, 1962, vol. 2). Il motivo decorativo del melograno ritorna anche nell'altro confessionale e nel battistero e riconduce alla simbologia della Chiesa (il frutto) pur nella pluralità dei suoi elementi (i semi), unita. Nella precedente schedatura (Mila Pistoi, 1971), l'opera veniva attribuita al tardo Settecento/inizio Ottocento, mentre sembra probabile che entrambi i confessionali presenti nella chiea siano opera seicentesca. Ricordati come oggetti artistici di notevole valore in quasi tutti i testi che trattano della chiesa di S. Agata, i due confessionali furono nel 1929 valutati insieme L. 10000. L'opera in esame è ricordata in M. Marciandi, Guardabosone, in "Ilustrazione Biellese", 1935, n. 5; Centro Studi Biellesi, Itinerario per una gita a Crevacuore, Guardabosone, Postua, Biella, 1966, p. 6
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018020
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0