balaustrata di altare,

Ciascuna parte è composta di tre pilastrini in marmo nero con motivo a volute, delimitante un inserto a marmi policromi e onici, alternati a due elementi a cartiglio e contornata inferiormente e superiormente da fasce di marmi policromi adattantisi all'andamento curvilineo della gradinata

  • OGGETTO balaustrata di altare
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombardo-piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Roppolo (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE E' ricordata per la prima volta in una relazione del 1837, mentre in un'altra del 1831 era ancora citata la balaustra in stucco costruita nel 1811 - 1812 da Antonio Cattaneo. Essa richiama diversi esemplari presenti in chiese biellesi nel XVII secolo e probabilmente proviene da una di queste, ma non si conoscono dati documentari precisi. Per la pregevole qualità è altresì raffrontabile ai migliori lavori del genere provenienti per lo più dai laboratori di Viggiù. E' da notare tuttavia che nella seconda metà del secolo XVIII si forma nel biellese un artigianato di scalpellini in grado di produrre ottime imitazioni (LEBOLE D., Storia della chiesa biellese. Le pievi di Vittimulo e Puliaco, Biella 1979, pp. 194 e 216). Schedatura precedente: Novelli S., 1971
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100017956
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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