Altare a forma di parallelepipedo, aperto sul davanti da una griglia dorata, con urna funeraria. La griglia è contornata da un arco con decorazioni e palmette, riprese nella cornice che delimita la parte frontale dell'altare. Ai lati due colonnine con festoni composti da cherubini, foglie e volute. La parte superiore è decorata a grandi volute che racchiudono fiori e foglie

  • OGGETTO altare a mensa
  • ATTRIBUZIONI Botto Fratelli (notizie 1660)
  • LOCALIZZAZIONE Saluzzo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La realizzazione dell'altare è contemporanea a quella di tutta l'ancona e la sua datazione risale quindi al 1660. E' un chiaro esempio del gusto piemontese alla metà del'600 e si ritiene opera dei fratelli Botto di Savigliano (cfr N. Gabrielli, Arte nell'antico Marchesato di Saluzzo, p. 184; G. Vacchetta, La Chiesa di San Giovanni in saluzzo, Torino 1931, p. 236 sgg.). Nell'urna sotto la mensa vengono conservate le reliquie di Beato Stefano Bandello (1369-1450), eccetto il capo che si conserva nel Duomo. Dapprima "i resti mortali erano nella cappella di S. Caterina, poi furono traslati sotto l'episcopato di mons Monale, essendo arcivescovo di Torino mons Gastaldi" (cfr G. F. Savio, Bellezze risorte, p. 142). Bibliografia: A. Baudi di Vesme, L'arte in piemonte dal XVI al XVIII sec., vol. I; C. Turletti, Storie di Savigliano, 1887; L. Mallè, Le arti figurative in Piemonte, Torino 1962
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100013296-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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