crivello da grano
sec. XIX
Il fondo del crivello è di pelle di maiale, traforato in modo da formare un finissimo disegno: da una piccola stella a quattro punte, inscritta in un cerchio, dipartono cerchi concentrici successivi. La pelle è cucita e inchiodata a una fascia circolare in legno di castagno
- OGGETTO crivello da grano
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
conciatura
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MISURE
Diametro: 44 cm
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CLASSIFICAZIONE
UTENSILI
- AMBITO CULTURALE Bottega Ligure
- LOCALIZZAZIONE palazzo museo
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il grano, dopo essere stato vagliato col capisteo o col ventilabro, viene ancora controllato col setaccio, un'operazione di solito affidata alle donne. Lo scarto e la rimondatura del grano servono come mangime per i polli. Il grano buono viene portato al mulino, o venduto, salvo il quantitativo destinato alla semina dell'anno venturo, la cui cernita è stata fatta con particolare cura. La paglia serve per coprire le capanne per il deposito del fieno, o da strame.E' un discorso ormai da volgere quasi per intero al passato: il grano è coltivato in porzioni ridotte, perchè i terreni sono stati volti a fieno o abbandonati; nessun mulino (dei 23 che si contavano) è rimasto in azione
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Serve a operare una cernita supplementare del grano, eliminando "a lavessa", un'erba che fa delle palline piccoleSi mette il grano dentro il setaccio e lo si scrolla a due mani, per eliminare eventuali sassolini
- LUOGO DI REALIZZAZIONE Valbrevenna (GE) - Liguria , ITALIA
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700025089
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0