centro storico, di pianura, agricolo, Rosarno, Rosaure (denominazione storica, cit. 1037) (metà VI a.C.-II)
Il centro presenta un impianto a fuso-focalizzato. L'organismo urbano si presenta organizzato per nuclei contigui corrispondenti alle diversi fasi di sviluppo storico. Già danneggiato dal terremoto del 1659, fu semidistrutto da quello del 1783 e in seguito ricostruito con pianta regolare. Tra i beni artistici e culturali della città figurano la Chiesa di San Domenico, ora detta “Chiesa del Rosario”, unica testimonianza dell'antico Convento dei Padri Domenicani Predicatori, fondato nel 1526 col nome di “Santa Maria del Soccorso distrutto dal terremoto del 1783 ; la Chiesa Matrice o di San Giovanni Battista, protettore della città, distrutta dal terremoto del 1783, ricostruita e poi abbattuta nel 1929 e riedificata sullo stesso sito, ma in posizione migliore; la Chiesa del Purgatorio, già distrutta dal terremoto del 1783, e nuovamente danneggiata da quello del 1894, ricostruita l'anno successivo. Tra le architetture civili spicca la Torre dell'Orologio, edificata nel 1812, ubicata nella Piazzetta San Giovanni Bosco in una posizione felice per fare da sfondo alla via principale, ora Corso Garibaldi. BELLEZZE PANORAMICHE/PUNTI DI BELVEDERE: Piazza Mercato, Piazza del Popolo, Piazza Immacolata, Largo Bellavista, Largo Convento, largo Vignaioli, Largo Graziani, Largo Mastrilli, balcone Villa. SISTEMA VIARIO: Percorsi matrice: Strada comunale S. Anna, Corso Elena, Via Roma
- OGGETTO centro storico di pianura, agricolo
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro di terrazzo situato a 67 m di altitudine, a Sud del Fiume Mesima e ad Est delle Colline S. Pietro, su una pianura detta Pianura delle Vigne e si affaccia come un balcone naturale sul porto di Gioia Tauro e sulla pianura circostante. DEFINIZIONE GEOLOGICA: il centro storico di Rosarno si colloca in una zona prospiciente il corso del Mesima; l'abitato insiste su un complesso costituito da depositi continentali di sabbie rossastre di grana fine a grossolana che presentano una scarsa resistenza all'erosione ed una elevata permeabilità. Questo deposito centrale è circondato da una massa di sabbie siltose bruno-chiare a grana da fine a grossolana; questo secondo complesso presenta una permeabilità elevata ed una scarsa resistenza all'erosione con possibilità di movimenti franosi sui pendii più ripidi. Spostandosi verso il letto fluviale, si incontrano diversi depositi alluvionali sia mobili che con presenza di vegetazione superficiale, talora uniti a prodotti di soliflussione e dilavamento
- LOCALIZZAZIONE Rosarno (RC) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via Umberto I, Rosarno (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia inerente alla fondazione di Rosarno identificata con la colonia greca di Medma, attesta che si tratta di un sito la cui fondazione e prima frequentazione è ricollegabile ai locresi. I monaci basiliani prima del X secolo vollero ed operarono la costruzione di un monastero, sulla collinetta della località Badia intitolata a S. Maria del Rovito. Il monastero rimase in vita per 800 anni fino a quando venne soppresso per effetto dell'entrata in vigore del decreto Murat. All’inizio del XI sec. Rosarno divenne "castrum" a difesa e protezione della Piana di Gioia Tauro al tempo di Ruggero il Normanno che identificò nella vicina Mileto la capitale del regno, ed in ragione di questo Rosarno per la sua posizione strategica era un passaggio obbligato per raggiungere la suddetta cittadina del vibonese. A metà del XV sec. il matrimonio fra Enrichetta Ruffo ed Antonio Centelles implicò il passaggio del proprio feudo al Centelles; il feudo viene riacquisito dalla corona aragonese grazie alla vittoria di Ferdinando II sul ribelle Contelles e passa a Isabella d' Aragona duchessa di Milano. Nel 1507, il Ducato di Monteleone, la Contea di Borrello e la Signoria di Rosarno, permutate da Isabella d'Aragona con il Ducato di Bari, furono concessi da re Ferdinando il Cattolico ad Ettore Pignatelli, anche se tuttavia secondo alcuni storici il Pignatelli li acquisì in modo fraudolento. La famiglia Pignatelli ne mantenne il possesso fino al 1806, anno in cui avvenne l’eversione della feudalità. Nel 1799 il Generale Championnet, per l’ordinamento amministrativo che dava alla regione, riconosceva autonomo Rosarno, e l’includeva nel Cantone di Seminara. Il paese venne gravemente danneggiato dal terremoto del 1659, poi quasi integramente distrutto da quello del 1783 ed in seguito danneggiata dal sisma del 1891 e del 1908. A seguito del sisma del 1783 Rosarno vessava in condizioni gravissime, accentuate anche dal diffondersi di una violenta epidemia di Malaria. Dopo il 1783 la zona del centro venne ristrutturata nel 1785 dall'ing. Bernardo Moreno mentre l'antico nucleo di "Pian delle Vigne" venne ricostruito tenendo il precedente impianto medioevale. La pianificazione successiva al 1900 è dell'ing. Pucci
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177880
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0