centro storico, di mezzacosta, collinare, Bivongi, Bobònges (denominazione greca) (IX)

Bivongi, IX

Il centro storico conserva pressochè intatto il tessuto medievale originario. Gli edifici presentano una serie di rifacimenti e superfetazioni facilmente individuabili

  • OGGETTO centro storico di mezzacosta, collinare
  • CARATTERI AMBIENTALI Bivongi è situata in prossimità della confluenza dei torrenti Melodari e Pardalà, sulla riva destra dello Stilaro, lungo il pendio del fondo valle, dietro il monte Consolino, roccioso come una dolomite
  • LOCALIZZAZIONE Bivongi (RC) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via T. Martini, Bivongi (RC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sito comincia ad essere abitato intorno all'VII secolo, quando gli abitanti della costa jonica, a causa delle scorrerie dei pirati saraceni, della ricorrente malaria e della siccità, furono costretti a trasferirsi verso l'interno. Il più antico nucleo abitativo di Bivongi è certamente Mangioni, alla destra del torrente Melodare (affluente dello Stilaro), ed è databile al IX sec. Tali dati risultano da una indagine archeologica, realizzata nel 1995, nel sito della chiesa di San Giovanni Decollato. Il primo documento che attesta l'esistenza di Bivongi è il Brebion nel 1050, dove compare il nome greco di Boβὸγγεζ (Bobònges). In esso vengono descritte le proprietà dei monasteri e testimonia la presenza dell'attività dell'allevamento del baco da seta. Bobonges sarebbe nato da due precedenti centri abitati, uno Mangiuni in cui era presente il monastero di San Nicola che risale al periodo bizantino e l'altro a Abatìa e Casale dove si trova la Chiesa dello Spirito Santo. I beni di Bobonges appartenevano al monastero dell'Arsafia dal quale dipendeva il centro. Dal 1060 con l'arrivo dei normanni, in quanto casale, passa sotto il controllo del kastron di Stilo. Dal 1094 con il diploma del Conte Ruggero le terre di Bivongi vengono donate alla Certosa di Serra San Bruno:"qui dicitur Apostoli cum casalibus Bingi et Bubungi". Nel 1535 nella Platea di Carlo V si ricorda per la prima volta la presenza a Bivongi del Monastero dei Sette Santi Dormienti di Efeso. Nel 1782, Bivongi compare tra i 42 centri del Regno di Napoli dove è attestata l'attività di miniere di argento. Il terremoto del 7 febbraio 1783 fu molto forte e causò crolli e lesioni alle abitazioni. La successiva scossa del 28 marzo fu rovinosa e causò ulteriori crolli e gravi lesioni. Il terremoto del 1908, poi, causò danni notevoli: complessivamente, in tutto il territorio comunale, su un totale di 550 case, 12 (2%) crollarono totalmente o furono demolite, 12 (2%) furono danneggiate gravemente, 90 (16,5%) subirono danni più leggeri e 436 (79,5%) risultarono illese Nel 1951 il centro viene colpito da una violenta alluvione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177792
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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