centro storico, costiero, difensivo, a scacchiera, Isola di Capo Rizzuto, Insula Cutroni (denominazione storica), Asila (denominazione storica) (X)
ISOLA DI CAPO RIZZUTO,
X
È una delle mete più affascinanti e caratteristiche della costa jonica. Sulla costa sorge la “Torre Vecchia”, che veniva utilizzata per segnalare la presenza di navi sospette. Nel centro storico si trovano resti del cinquecentesco Castello Feudale, delle mura perimetrali e la porta del borgo medievale che divide la zona antica da quella più moderna, detta “l’Orologio”
- OGGETTO centro storico costiero, difensivo, a scacchiera
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CARATTERI AMBIENTALI
Il centro storico di Isola di Capo Rizzuto ricade in un’area sub-pianeggiante che degrada dolcemente verso est. Il territorio è caratterizzato da terrazzi intervallati da valli ad andamento radiale rispetto alla costa. L’abitato, in particolare, ricade morfologicamente in quello che viene definito il terrazzo principale dell’area
- LOCALIZZAZIONE ISOLA DI CAPO RIZZUTO (KR) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via S. Marco, ISOLA DI CAPO RIZZUTO (KR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primitivo insediamento urbano di Isola compare tra la fine del sec. IX e gli inizi del X, quando, sul percorso dell’antica strada romana ionica, fu eretto il vescovado di Aysilorum che risulta tra le diocesi suffragane e della nuova metropoli di Santa Severina. A seguito di quest’avvenimento, il tracciato romano fu derivato in corrispondenza dell’attraversamento di due corsi d’acqua, “Magna Vena” e “Vena Vadi lupi”, che delimitavano il territorio sottoposto alla giurisdizione del presule isolitano (“il corso di Santa Barbara”), attraverso la realizzazione di un nuovo percorso, che fu fatto passare tra le mura del castellum di quest’ultimo. L’erezione di questa struttura fortificata, appare riconducibile alla preesistenza di un’abbazia che sorgeva sul luogo oggi occupato dalla cattedrale dove, al riparo delle mura della curtis, esistevano la primitiva chiesa isolitana ed i suoi magazzini. Lo stato munito del castello è testimoniato da un documento della prima metà del sec. XII e risalta ancora nel Cinquecento, tempo in cui, per accedere al cortile del vescovo, detto “refuggio”, si doveva necessariamente varcare la sua “Porta antiqua”. Alla prima fase espansiva, tra i secoli nono e decimo, seguì un periodo di abbandono. Infatti, successivamente alle devastazioni che accompagnarono l’insediamento dei Normanni, la chiesa di S. Maria di Isola si presentava in decadenza, abbandonata ed in rovina, e sul finire del secolo XI, fu ripristinata e ridotata con privilegi concessi dal duca Ruggero. Ciò avviò il ripopolamento del luogo e l’erezione, nel 1131, del castrum Asylia, entro il quale i cittadini andarono a costruire le proprie case sul terreno concesso loro dal vescovo, e nelle vicinanze della cattedrale venne a consolidarsi il Borgo con le sue mura. Nel 1783 un forte terremoto distrusse buona parte del centro storico e provocò gravi danni all’antico castello, che venne completamente abbandonato, infatti oggi sono visibili e leggibili solo pochi resti delle torri angolari e delle mura circostanti
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174384
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0