chiesa, rupestre, Chiesa di Santa Maria La Preta (ca SECOLI/ VIII)
La Chiesa è formata da un'unica aula, con due portali d’ingresso, uno sulla facciata corta rivolta verso la valle e l’altro sulla facciata lunga, rivolta verso il paese. Fu realizzata in muratura portante in opera incerta, ancora oggi lasciata a facciavista. Dal momento che fino a pochi decenni fa la chiesa verteva in uno stato di abbandono ed era sostanzialmente un rudere, si è deciso di restaurarla, almeno per preservare le murature superstiti, testimoni del primo insediamento religioso originario. Il restauro ha comportato la stabilizzazione degli angoli della struttura muraria, che sono stati rinforzati con conci di pietra angolari, il rinforzo delle aperture (in particolare i portali di ingresso, attualmente definiti da stipiti in conci di pietra con sommità arcuata ad ogiva) e la costituzione di un tetto ligneo a falde, necessario per preservare la struttura nei suoi apparati interni, ma anche per stabilizzare le murature portanti perimetrali. Nell'intervento sono state innalzate anche le quote delle creste murarie, di cui è possibile distinguere quelle storiche con quelle di nuovo rifacimento grazie alla differenza cromatica che intercorre tra le due. L'edificio attualmente si dispone su due livelli, uno in quota all'ingresso principale, che porta direttamente all'interno della chiesa, e un altro inferiore che invece riprende il dislivello dello strapiombo sottostante. All'esterno dell'edificio, in corrispondenza dell'estremità della Chiesa, è visibile il profilo absidale aggettante in asse con una stretta feritoia, collocata sopra l'altare. L'edficio è interamente in opera incerta di grande pezzatura lasciata a facciavista, sia esternamente che internamente, e i lavori di restauro hanno cercato di mantenere immutato il carattere medievale e rupestre dell'edificio. L'interno si articola in un'unica aula attualmente coperta con una doppia falda lignea, frutto degli interventi di restauro e conservazione, ed è illuminato da delle finestrelle arcuate disposte lungo un'unica parete perimetrale dell'ambiente
- OGGETTO chiesa rupestre
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CARATTERI AMBIENTALI
La chiesa rupestre di Santa Maria La Preta è una delle più antiche chiese di Viggiano, arroccata su un ciclopico bastione di viva roccia a strapiombo sul torrente Casale, affluente dell'Agri, ed immersa nella vegetazione boschiva a circa 3 km di distanza dal paese. Intorno a questo eremo sorse il primo agglomerato del borgo viggianese, i cui abitanti furono educati al lavoro e alla devozione mariana dai basiliani
- LOCALIZZAZIONE Viggiano (PZ) - Basilicata , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo le fonti la chiesa fu fondata già a partire dal IX secolo d.C. dai monaci basiliani in fuga dalla Sicilia, all'epoca occupata dai Saraceni. In età medioevale il primo nucleo di Viggiano si articolava proprio attorno alla chiesa rupestre, per poi essere trasferito intorno al VII secolo, con l'avvento dei Longobardi, nel sito attuale dove si sviluppo il castrum fortificato. La Chiesa passò alle dipendenze del Monastero olivetano di S. Maria della Giustizia in Taranto e, nel 1482, fu annessa all’Abbazia di Monteoliveto. E’ probabile che i monaci trovarono il complesso di età altomedievale in uno stato di degrado tale da preferire costruire una nuova chiesa di ridotte dimensioni piuttosto che restaurare l’edificio primitivo, molto più ampio. L’antico complesso monastico per cui fu ridotto all’inizio del XVI sec. alla sola Chiesa, di cui attualmente sono visibili i ruderi restaurati
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700220995
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0