Beatissima Vergine Maria del Monte di Viggiano
Il luogo sacro è ubicato, ad una altitudine di circa 1725 metri s.l.m, in un paesaggio mozzafiato nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, ad una dozzina di chilometri da Viggiano. Il percorso è carrabile fino ad un certo punto, arrivati alla Piana Bonocore inizia il sentiero da percorrere a piedi, fatta eccezione per eventi straordinari in cui il clero è autorizzato a guidare dei veicoli, che si sviluppa per circa 2 km di tornanti. Nella prima domenica di maggio, come da tradizione secolare, una processione porta la statua lignea dalla chiesa di Viggiano, elevata da Paolo VI alla dignità di Basilica Minore l’11 dicembre 1965 con la bolla “Lucanae genti”, al Santuario sulla vetta del Monte (chiamato “Sacro Monte della Madonna di Viggiano”). All’interno del tempietto è custodita la buca dove, secondo la leggenda, sarebbe stata ritrovata, miracolosamente intatta, la scultura raffigurante la Madonna. Nella prima domenica di settembre, con un percorso inverso, la sacra effigie torna nella Basilica. Il primo accenno ad una cappella dedicata a “Santa Maria del Monte” si trova in una pergamena del 1393, la costruzione della chiesa e del campanile risalgono al XIV secolo. Distrutta da vari terremoti, la Basilica si presenta oggi con un impianto fondamentalmente settecentesco: una lapide ne ricorda la consacrazione il 31 maggio del 1735 ad opera del vescovo di Marsico mons. Alessandro Puoti. Agli inizi del XVI secolo i pontefici Giulio II e Paolo V riconoscevano personalità giuridica al Santuario al Monte, autorizzando l’erezione di un ospedale e di una confraternita presso la chiesa situata nel paese di Viggiano. Sotto il pontificato di Clemente XII, il 12 giugno 1740, il Santuario veniva affiliato alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Il 4 settembre 1892 mons. Tiberio Durante, vescovo di Marsico e Potenza, su decreto di Papa Leone XIII e del Capitolo di San Pietro, incoronò la sacra effigie. Il 28 aprile 1991, Papa Giovanni Paolo II incoronò nuovamente la Vergine: «Il sacro Monte di Viggiano mi porta spiritualmente al Santuario di Jasna Góra nella mia terra natale. La sacra immagine che si venera a Viggiano, e alla quale è particolarmente legata la vostra pietà popolare, si trova oggi qui tra noi. Poc’anzi ho benedetto le preziose corone e le ho offerte a nome vostro a Maria, Madre e Regina. “Salve Regina, Madre di Misericordia”, ricorda una nota e suggestiva antifona mariana. Madre misericordiosa è la Vergine, sostegno dei credenti e consolatrice degli afflitti. Madre soprattutto di chi soffre, degli ammalati, dei non vedenti, dei disabili e degli anziani» (Cfr. Giovanni Paolo II, Visita Pastorale in Basilicata: Regina Coeli, Area industriale di «Tito Scalo», Potenza, Domenica, 28 aprile 1991 - https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/angelus/1991/documents/hf_jp-ii_reg_19910428.html). L’8 dicembre 1995, nel trentennale dell’elevazione del Santuario a Basilica, l’arcivescovo mons. Ennio Appignanesi, su richiesta e approvazione del consiglio comunale, conferiva a Viggiano il titolo di “Città di Maria”. L’8 dicembre dell’Anno Santo 2000 l’arcivescovo metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo mons. Ennio Appignanesi e gli arcivescovi e i vescovi della Provincia Ecclesiastica della Basilicata, visto il canone 1230 del Codice di Diritto Canonico, hanno conferito il titolo di ″Regina della Lucania″ alla venerata immagine della ″Beatissima Vergine Maria del Monte di Viggiano″ (Cfr. G. Aceto, Classificazione e Decreti dei Santuari della Basilicata, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2019, p. 53). Dal 2008, il luogo sacro di Viggiano è gemellato con quello spagnolo di “Santa Maria de Montserrat”. In piazza Giovanni XXIII, a Viggiano, è possibile ammirare il monumento in bronzo a grandezza naturale, secondo per dimensioni in Basilicata solo al Cristo Redentore di Maratea, dedicato ai dodici portatori della statua della Madonna Nera, e di un tredicesimo fedele che indica ai portatori la strada verso il Santuario, realizzato nel 2016 dall’artista Felice Lovisco
- OGGETTO santuario basilica
- LOCALIZZAZIONE Viggiano (PZ) - Basilicata , ITALIA
- INDIRIZZO Via Roma, 57, Viggiano (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini della chiesa di Santa Maria del Monte sono piuttosto incerte. L'ipotesi più accreditata la fa risalire all'XI secolo e ne collega la nascita alla caduta di Grumentum, attaccata a più riprese dai saraceni sin dal IX secolo e definitivamente rasa al suolo intorno al 1050. Il simulacro della Vergine, infatti, sarebbe stato custodito inizialmente proprio nella cattedrale di Grumentum. Di qui sarebbe stato trasferito e nascosto sulla vetta del Monte di Viggiano per evitare che venisse distrutto dagli invasori saraceni. A questo punto entra in campo la leggenda, la quale narra come alcuni pastori della valle sottostante, attirati da strani fenomeni luminosi osservati sulla sommità del monte, vi rinvennero, miracolosamente intatto, il sacro simulacro, subito trasportato a Viggiano e collocato nella cappella di Santa Maria fuori le mura, che da allora fu detta del Deposito e che successivamente diventò la sede urbana del Santuario. La devozione e l'affetto dei fedeli non hanno costituito, però, l'unica nota di privilegio del Santuario di Viggiano. Accanto ad essi, infatti, hanno fatto eco non pochi riconoscimenti ufficiali da parte delle autorità ecclesiastiche, tanto dei vescovi di Marsico e Potenza, quanto della Sede Apostolica. È certo che sin dal Medioevo, il Monte di Viggiano e il Monte di Novi Velia, anch'esso di origine basiliana, furono i due poli della religiosità mariana dei lucani. Occorre attendere, però, gli inizi del XVI secolo perché i pontefici Giulio II e Paolo V diano personalità giuridica al Santuario, affidandolo ad un'amministrazione laicale. Sotto il pontificato di Clemente XII, e precisamente il 12 giugno dell'anno 1740, il Santuario viene incorporato dal Capitolo Liberiano alla Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, con facoltà di usufruire degli stessi diritti e privilegi spirituali. Il 22 giugno 1835 la Sacra Congregazione dei Riti proclama Santa Maria del Monte “Prima e principale patrona di Viggiano”. Nel 1859, ceduta al vescovo dalla Commissione di Beneficenza e dichiarata chiesa parrocchiale, la chiesa di Santa Maria del Monte diventa parrocchia-santuario, e il parroco gestisce l’amministrazione dei beni e la cura della chiesa e della statua. Con atto ufficiale del 25 gennaio 1859, il Direttore del Real Ministero dell’Interno dispone che si cedessero all’amministrazione parrocchiale le offerte fatte dai fedeli alla chiesa di Santa Maria del Monte, e ordina al sindaco che non si ingerisse più con la Commissione di Beneficenza nell’amministrazione delle offerte. Il 4 settembre 1892 mons. Tiberio Durante, vescovo di Marsico e Potenza, su decreto di Papa Leone XIII e del Capitolo di San Pietro, otteneva e realizzava l'incoronazione della venerata immagine, davanti ad una folla impressionante, giunta a Viggiano da ogni angolo della regione quasi interamente a piedi. All'indomani dei Patti Lateranensi del 1929, mons. Ignazio Monterisi ottenne finalmente alla diocesi di Potenza la gestione del Santuario, caduta paradossalmente già nel secolo precedente nelle mani della Massoneria, presente a Viggiano con una loggia tra le più importanti del Meridione. A conclusione del Concilio Vaticano II, l’11 dicembre dell'anno 1965, con la Bolla “Lucanae genti” Papa Paolo VI elevava il Santuario di Viggiano alla dignità di Basilica Minore, proclamando la Madonna del Sacro Monte Patrona e Regina delle genti lucane (https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/20140/Basilica+di+Santa+Maria+del+Monte+%7C+Viggiano+%28PZ%29)
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 17-ICCD_MODI_8710883461571
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
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