centro storico, montano, Pescopagano, Pietropagana (denominazione storica) (IX)
Il centro storico di Pescopagano si sviluppa attorno al castello del XV secolo attualmente allo stato di rudere. Molti palazzi gentilizi sono stati costruiti nel XVIII e XIX secolo, dopo il terremoto del 1694, in stile neoclassico. Tra di essi i due palazzi Pascale costruiti su un precedente complesso monumentale, il palazzo Tullio con giardino all’italiana, il palazzo Scioscia, il palazzo Quagliella, il palazzo Orlando Miele e i due palazzi Laviano in Via Nazionale, di cui il primo dei due presenta un portale in pietra sormontato da un’archeggiatura pensile in stile medievale e il secondo, restaurato all’inizio del 1900, ha due loggette a tre luci sopra il portone d’ingresso sorrette da colonnine in stile neoclassico sormontate da capitelli corinzi. Vicino a palazzo Scioscia, in Piazza della Sibilla, si trova la Torre dell’Orologio costruita sull’antica Porta Sibilla
- OGGETTO centro storico montano
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CARATTERI AMBIENTALI
Pescopagano si trova a nord-ovest della provincia di Potenza, a confine con quelle campane di Salerno e Avellino. Posto ad un’altitudine di 954 m s.l.m. fa parte della comunità montana di Marmo Platano
- LOCALIZZAZIONE Pescopagano (PZ) - Basilicata , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Sibilla, Pescopagano (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Pescopagano subisce l’occupazione dei Goti e dei Longobardi e tra il IX e X secolo viene attaccato più volte dai Saraceni. Seguendo le vicende dei territori circostanti, entra tra i possedimenti di vari signori, tra cui i De Poncellis, ai quali subentra, agli inizi del Trecento, Nicolò Gesualdo, i cui discendenti conservano il possesso fino alla fine del XVII secolo. Gli ultimi signori prima dell’abolizione dei diritti feudali da parte di Napoleone sono i marchesi D’Andrea. Nel 1799 con l’avvento della Repubblica partenopea diventa uno dei quattordici cantoni in cui è diviso il Dipartimento dell’Ofanto. Nella notte del 26 novembre 1861 a Pescopagano si conclude l’avventura delle truppe del brigante lucano Carmine Donatelli Crocco e del generale borbonico Josè Borjès, questi vengono decimati e costretti alla fuga nei boschi dalla Guardia nazionale
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700204627
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0