Il tessuto urbano in cui si colloca l'edificio è di formazione romana e l'edificio occupa la XXXI insula del tessuto romano originario. L'edificio per la sua collocazione non presenta particolari sistemi di riferimento viario o di altro genere. La tipologia degli edifici circostanti è residenziale e terziaria. L'abitazione è inserita nell'ambito di una cortina edilizia continua a fronte strada e in parte in posizione angolare. Di pari altezza agli edifici circostanti; annesso è un ampio giardino retrostante, al quale si accede tramite un porticato passante. La facciata principale di epoca settecentesca presenta la piano terra un portale in bugnato lavorato lavorato. Orientamento nord-sud. L'edificio ha muratura portante mista, solai in legno e struttura di copertura a falde con struttura lignea e manto in coppi di laterizio. L'abitazione nasce come edilizia minore medievale e nel corso dei secoli subisce delle trasformazioni. Nel 1786 l'edificio è soggetto ad alcuni restauri, compreso quello della facciata principale che tutt'ora presenta caratteristiche spiccatamente settecentesche. La data dei restauri è scolpita su un riquadro in pietra posto all'interno del porticato di accesso al palazzo. Per quanto riguarda il XX secolo, sono stati eseguiti dei restauri nel 1971 e sono consistiti in interventi di consolidamento dei paramenti murari. Inoltre restauri più recenti sono intervenuti sulle superfici esterne. La scala interna è ortogonale alla facciata principale. I piani sono tre fuori terra, i primi due ad altezza normale, l'ultimo è il vecchio granaio. All'interno dell'edificio si trova, al secondo piano, una stanza adiacente al salone centrale con il soffitto in travi a vista decorate con alcuni stemmi di famiglia, simili a quelli presenti in molte abitazioni della stessa epoca. Al piano terra e al primo si trovano due camini risalenti rispettivamente al 1600 e al 1800. Orientamento nord-sud