Il sito si estende su un vasto terrazzamento alluvionale che digrada verso la costa, da N verso S. Poco più a Est scorre il Riu Corongiu e, a brave distanza, a S/SE prende l'avvio il Riu Pardinas. In questa zona, nella parte orientale, già le prospezioni del Prof. Atzeni (BIL: Atzeni 2007) avevano portato negli anni '50 al ritrovamento di stazioni all'aperto di età nuragica e sepolture di età romana. Fu identificata la "Stazione officina" di Apparassi, che aveva restituito numerosi reperti litici, quali pestelli, macine, macinelli, teste di mazza e pochi frammenti ceramici, oltre ad alcuni embrici di età romana. Più a Nord, nelle vicinanze di quella che era allora Casa Ligas, rinvenne una officina litica con numerose schegge minute di ossidiana e, ancora più a settentrione, presso la strada comunale di S'Ecca s'Arrideli, i resti di tombe di età romana e le tracce di una necropoli venuta alla luce alcuni anni prima durante i lavori di impianto di una vigna. L'areale di S'Arrideli, dunque, ha visto la frequentazione antropica già dall'Età del Bronzo, con la presenza di luoghi di lavorazione dell'ossidiana e stazioni nuragiche. In seguito nel sito fu posizionata una vasta necropoli che si estendeva nella parte settentrionale fino ad arrivare, probabilmente, nel punto nel quale si trovava l'insediamento nuragico di S'Apparassiu. Nello stesso sito furono ritrovati, infatti, anche frammenti di embrici di età romana a testimoniare, forse, che la necropoli individuata più a N si estendeva fino a qui. Attualmente (2018) sul sito sono stati rinvenuti scarsi frammenti di ceramica d'impasto e di ceramica e laterizi di età romana