insediamento rupestre
Il villaggio rupestre di Casalrotto, in dialetto Casarutt, sorge presso l’omonima masseria settecentesca in prossimità di Mottola, ed è costituito da un complesso di cripte scavate e grotte naturali; il sito era utilizzato tanto per fini abitativi quanto cultuali e funerari, come testimoniato – in particolare – dalle numerose chiese rupestri affrescate e dalla presenza di un’ampia necropoli di epoca medievale, solo in parte scavata. Il casale sorge a pochi chilometri dal centro abitato, ed in prossimità di un altro importante insediamento ipogeo murgiano di Petruscio. Casalrotto si compone di circa un centinaio di case-grotta, scavate lungo gli spalti della lama poco profonda, che conservano ancora costruzioni e organismi della quotidianità medievale. Il nome Casalis Ruptus si ritrova in un documento del XII secolo. L’insediamento nasce dalla fondazione del monastero di S. Angelo da parte di religiosi italo-greci tra il IX e l’XI secolo. Il 5 maggio del 1081 Riccardo Senescalco, signore di Mottola e Castellaneta, figlio di Drogone d’Altavilla e nipote di Roberto il Guscardo, dona i monasteri di Sant’Angelo, Santa Caterina e San Vito nelle terre di Mottola al monastero benedettino della Santissima Trinità di Cava dei Tirreni. Inizia dunque un corso nuovo per il Casalis Ruptus, sottoposto alla giurisdizione dell’abate di Cava e governato da un priore, rimarcando la politica di consolidamento dei benedettini e dell’abate di Cava sui territori mottolesi, confermati anche nel 1231 da una bolla dell’Imperatore Federico II. Il potere e la ricchezza del monastero di Sant’Angelo, grazie anche alle considerevoli donazioni che Riccardo Senescalco continua ad elargire ancora nel 1099, si accresce considerevolmente e raggiunge il suo culmine tra il XII e il XIII secolo, trasformando la sua attività e modificando la natura stessa da casale rupestre a casale con costruzioni sub divo. A metà del XIII secolo inizia una lenta fase di decadenza del casale che subisce un progressivo spopolamento, nel 1361 è registrato un solo monaco e successivamente il monastero viene abbandonato e il casale disabitato e reso improduttivo. Nel 1616 l’abbazia di Cava dei Tirreni vende il territorio di Casalrotto ad Antonio Caracciolo Marchese di Mottola questi, nel 1653, cede l’intero feudo, incluso il casale, a Francesco II Caracciolo, Duca di Martina. I Duchi Caracciolo nel XVIII secolo fecero edificare l’imponente masseria che ancora oggi sussiste e sorveglia la necropoli medievale. Tra le strutture più affascinanti di Casalrotto vi è la chiesa rupestre di San Michele, un edificio che si sviluppa su due piani ipogei sovrapposti, collegati da una scala. Il piano superiore ha tre navate e tre absidi decorate, separate da pilastri e dai resti di un’iconostasi. L’abside centrale ha il fondo piatto e l’altare di tipo latino. Le absidi laterali sono invece concave e contengono i monconi di altari di tipo greco. La chiesa superiore conserva una galleria di pitture murali che decorano le pareti, gli archi e le calotte absidali, con numerose iconografie. In una delle due déesi (la preghiera), è raffigurato l’apostolo Giacomo con scarsella e conchiglia da pellegrino. Attraverso una scala si accede al piano inferiore dove si trova una chiesa a tre navate divise da due pilastri che riproduce, in scala ridotta, la struttura superiore. Sul pavimento della chiesa inferiore si trovano cinque tombe medievali, ciò suggerisce che la iniziale destinazione della chiesa a cappella funeraria. Prossimo alla chiesa è l’antico monastero, una vasta struttura aperta da una porta ad arco e articolata in una successione di celle, ricca di particolari abitativi quali mensole, giacitoi, attaccaglie, lucernari, nicchie) e con i segni di successivo riutilizzo come stalla
- OGGETTO insediamento rupestre
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CLASSIFICAZIONE
insediamento
- AMBITO CULTURALE Ambito Pugliese
- LOCALIZZAZIONE Mottola (TA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO SP 28, Mottola (TA)
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389318
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0