centro storico, collinare, difensivo, Mottola, Motula (denominazione storica, epoca medievale), Mutula (denominazione storica, epoca medievale) (inizio XII)

Mottola, post 1102 - post 1102

Il centro storico, nel cuore della città, è caratterizzato da case tinte di bianco e piccole piazze come “Largo San Nicola”, dal nome del convento di San Nicola edificato nella prima colonizzazione bizantina, “Largo Chiesa Madre” che sino agli anni trenta ospitava una grande cisterna, e “Largo Mater Domini”. Il più antico ed illustre monumento urbano mottolese è rappresentato dai resti di poderose mura greche risalenti all'età ellenistica (IV secolo a.C.) visibili per circa 30 metri. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano la Chiesa dell'Immacolata Concezione, la Chiesa del Carmine, la Chiesa del Rosario, la Chiesa Madre di epoca duecentesca, la Torre dell'orologio risalente al XVII secolo, l'Arco Fanelli, sulla omonima stradina a congiungere due isolati, risalente al XV secolo

  • OGGETTO centro storico collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro nelle estreme propaggini della Murgia sud-orientale, nella parte centro-settentrionale della provincia di Taranto, sito su una collina a 387 m s.l.m. a dominare tutto il golfo di Taranto sino ai monti della Basilicata e della Calabria
  • LOCALIZZAZIONE Mottola (TA) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Francesco Lemarangi, Mottola (TA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La collina di Mottola ha visto il suo territorio e l'agglomerato urbano interessati da ininterrotte frequentazioni umane sin dalla preistoria, come ha dimostrato il ritrovamento di bronzi risalenti all'Età del Ferro. L'insediamento classico è attestato dal ritrovamento di consistenti blocchi squadrati che rappresentano i probabili resti dell'antica cinta muraria d'età ellenistica, risalente presumibilmente al IV secolo a.C. Coinvolta nel processo di consolidamento del territorio e dei confini del thema di Longobardia in funzione strategico-militare, venne edificata dal catapano d'Italia Basilio Boioannes nel 1023. Il castellum di cui parlano le fonti venne costruito su commissione del Boioannes dai due capi saraceni Rayca e Saffari. Altra testimonianza del castello risale al 1063, secondo il Breve chronicon Northmannicum. Questa notizia sembra suggerire una distinzione tra un insediamento fortificato (castrum) e un edificio castellare (castellum), tale per cui si dovrebbe supporre l'esistenza di una struttura castellare, separata da un insediamento fortificato, che sarebbe quello edificato da Boioannaes in funzione antisaracena. Distrutta nuovamente dai normanni nel 1102, e ricostruita durante la stessa dominazione, sotto gli angioini venne assoggettata al principato di Taranto. Durante la dominazione normanna risulta già sede vescovile e lo sarà fino al 1818, quando fu soppressa per effetto del nuovo Concordato tra Pio VII e Ferdinando I di Borbone e aggregata a Castellaneta. Nel 1653, con atto rogato dal notaio Giovanni Angelo Durante di Napoli, il feudo di Mottola fu venduto a Francesco Caracciolo VII duca di Martina, alla cui casata rimase sottomesso sino alle leggi eversive dei feudi del 1806. Con la Restaurazione, Mottola seguì le vicende proprie del Risorgimento nazionale, soffrì l'azione eversiva del brigantaggio e partecipò al processo di riorganizzazione politico-sociale, per il proficuo raggiungimento di una nuova fisionomia amministrativa, economica e culturale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365427
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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