insediamento fortificato

Melendugno, XIV - XVI

La cittadella aveva i caratteri di un impianto con chiari rimandi alle bastides francesi, un modello militare fortificato sviluppato all’interno di una scacchiera urbana perfettamente regolare. L’abitato era circondato da un largo fossato e una cinta muraria costruita sul limite del promontorio a picco sul mare, di cui oggi sopravvivono notevoli resti. A nord-ovest sorge il castello a pianta triangolare, munito di tre torri circolari, oggi in condizioni precarie e non ancora sottoposto a indagine archeologica. A difesa del territorio salentino, nel corso del 1500 furono costruite, per volontà del governo spagnolo, numerose torri costiere di guardia: tra queste rientra anche la torre di Roca Vecchia, che oggi sorge su un isolotto prospiciente il promontorio. L’edificio ha pianta quadrata per una migliore dislocazione dell’artiglieria sui quattro lati, e un’altezza di oltre 12 metri; i muri esterni sono obliqui per facilitare l’azione delle caditoie e dare maggiore solidità alla struttura. Interamente costruita in conci di tufo, la torre è caratterizzata da un ingresso in direzione dell’abitato, a cui era collegato da una scala mobile; l’interno è costituito da un vano unico, sovrapposto, dotato di una volta curva, piombatoie e un camino. L’impianto della cittadella di Roca Vecchia è definita da isolati di 11 x 11 metri, perfettamente regolari sia nelle dimensioni sia nella tecnica costruttiva, chiaro segno di una straordinaria progettualità ben definita e studiata. Le strade principali (composte da un battuto di tufina e piccole pietre) sono rettilinee e regolari, disposte all’interno di un tracciato regolare che si sviluppa da nord a sud e si incontrano in direzione ovest con un’ampiezza variabile da 3 a 3,5 metri. Le strade secondarie presentano una pendenza rilevante determinata dalla presenza dell’aggere di età protostorica (terrapieno difensivo) che ne ha così influenzato l’andamento. Lungo le strade si conservano i resti dei silos, grandi contenitori scavati nel banco di roccia e chiusi da coperchi in pietra. La loro funzione appare subito chiara: erano destinati a raccogliere derrate alimentari, secondo un uso ampiamente documentato in vari siti del territorio salentino. All’interno dei lotti regolari, si distribuiscono le unità abitative, caratterizzate da alcuni aspetti comuni: l'accesso dalla strada principale, la presenza di un camino, i vani adibiti a latrina e almeno un silos lungo il muro perimetrale esterno all’abitazione. Le singole case, che oggi chiameremmo monolocali, erano composte da una zona notte, una zona dedita alle operazioni di cucina ed un piccolo ortale. Nel centro della cittadella, esattamente all’incrocio delle due strade principali, si apre lo slargo-piazza, di dimensioni piuttosto piccole: qui è situata la chiesa di rito latino, dove le funzioni erano legate alla Chiesa cattolica d’Occidente, in origine a unica navata e di dimensioni più minute. I rifacimenti successivi del luogo di culto sono ben riconoscibili sia per la presenza di una seconda abside, parallela alla precedente ma di dimensioni più grandi, sia per le due piccole cappelle poste sul lato lungo. Nell’area della chiesa sono state individuate diverse tombe, sia all’interno sia all’esterno, di cui al momento solo una parte è stata sottoposta a scavo archeologico sistematico. Il cimitero ospita tombe a diversa tipologia: a cassa, caratterizzate da muretti a secco che rivestono le pareti e da una copertura a lastre in pietra, e a “colatoio”, definite da fosse rettangolari abbastanza profonde che presentano a circa metà altezza tre muretti in pietra trasversali sui quali veniva adagiata la deposizione. Sono tutte sepolture plurime destinate ad accogliere i resti di numerosi individui, probabilmente appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le fonti archeologiche e storiche attribuiscono l’uso del cimitero a un arco cronologico compreso tra XIV e XVI secolo d.C., momento in cui il sito viene attaccato e distrutto a seguito di una congiura antispagnola, spingendo gli abitanti a spostarsi pochi chilometri nell’entroterra, fondando il borgo rinascimentale di Roca Nuova

  • OGGETTO insediamento fortificato
  • MISURE Area: 2.5 ha
  • CLASSIFICAZIONE insediamento
  • LOCALIZZAZIONE Melendugno (LE) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO SP 366 km 18, Melendugno (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’abitato medievale ha attirato nel corso dei secoli l’attenzione degli storici che ne hanno sottolineato la straordinaria importanza. Secondo la tradizione, la cittadella fu realizzata per volontà di Gualtieri VI di Brienne, allora conte di Lecce e Duca di Atene, agli inizi del XIV secolo d.C. come emporium, vero e proprio luogo di scambio della vicina Lecce
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600388913
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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