cornice (decorata a rilievo e con pigmento pittorico)
Cornice modanata a rilievo, policroma, con profilo a L, composta da asse e diversi elementi applicati. Un'estremità parzialmente fratturata, l'altra tagliata a 90°. L'asse 209A – sulla faccia principale ha i listelli decorati e sagomanti, fissati con chiodi metallici, con testa borchiata. Nella parte superiore una cornice sagomata con taglio a 45° e due incassi intermedi per l’alloggio di tenoni. Sul retro un incasso longitudinale di spessore sottile, per tracciare un binario e connettere l’elemento 209B e una piccola zeppa fissata con 2 chiodi in ferro. Su uno dei 2 laterali sono presenti 2 incastri per montanti, di cui uno integro, con spalle arretrate laterali, tripla mortasa, zeppe e frammenti di tenoni all’interno della mortasa. 209 B – elemento con profilo ad L, posizionato sul retro, applicato all’asse con 2 cavicchi e 2 chiodi. 209C-D-E, cornici sul bordo inferiore anteriore, sempre sagomate, divisa in 3 frammenti di cui solo 2 riposizionabili, fissate con cavicchi e chiodi
- OGGETTO cornice decorata a rilievo e con pigmento pittorico
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MATERIA E TECNICA
legno/ a intaglio/ levigatura/ dipintura
legno/ foratura con trapano a mano
METALLO
pigmento
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MISURE
Altezza: 5 cm
Lunghezza: 1.45 cm
Larghezza: 26 cm
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CLASSIFICAZIONE
EDILIZIA/ CARPENTERIA
- LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
- INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice con motivi a rombi a rilievo, policroma, scandiva lo spazio del controsoffitto ligneo dello splendido Salone dei Marmi (amb. 18) della Casa del Rilievo di Telefo. Secondo il modello d’ipotesi ricostruttiva, elaborato graficamente dagli studiosi, la cornice era disposta lungo il perimetro del cassettonato di lacunari e in una sorta di griglia enfatizzava i vari blocchi della decorazione. La presenza della lamina d’oro e della vivace policromia è la prova della presenza di addetti all’esecuzione della decorazione pittorica e della lamina d’oro. Probabilmente la stesura dei colori era effettuata da artigiani che operavano nelle officine pittoriche, gli stessi che generalmente realizzavano gli affreschi parietali. Per il fissaggio della lamina d’oro è stato utilizzato un legante a base d’uovo (cfr. Relazione Pragma 2020). La policromia è stata studiata (progetto HCP, archivio HCP – UD148) e successivamente resa graficamente grazie alle moderne tecniche di computer grafica (D’A. A., Casieri M.B., in Sirano F., Siano S., 2022, pp. 68-71; D’A. A. in Camardo D., et alii 2015, p. 300; Camardo D. Notomista M. 2014, p. 1046, fig.3). Nella pratica la dipintura avveniva dopo il montaggio in situ. Questo dato è riscontrabile analizzando le parti non dipinte, che corrispondono agli elementi che andavano sovrapposti e quindi non visibili. Lo schema decorativo è stato ricostruito tramite le moderne tecniche di computer grafica 3d, insieme alla struttura del telaio del tetto senza tralasciare lo schema del pavimento in opus sectile, in parte in situ e la decorazione parietale, oggi completamente assente. Nel modello ricostruttivo è emerso che cornici decorate con motivo a rombi, ricalcano e ricoprono la struttura portante del telaio ligneo del controsoffitto e potrebbero corrispondere, date le stesse dimensioni, alle lesene tortili in marmo della decorazione parietale. La simmetria geometrica è alla base dell’iconografia, rimanda al cd. II Stile Pompeiano (Camardo D., Notomista M. 2022, p.54)
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925786
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
- ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0