cornice (dipinta)
Ercolano,
post 56 a.C - 79 d.C
Frammento di cornice liscia con policromia, dai bordi irregolari e frastagliati. Il reperto ha una sagoma rettangolare ed è fortemente assottigliato. Le tecniche di carpenteria riscontrate sono: taglio, piallatura, levigatura. La specie arborea, per analogia visiva è l’abete bianco (Abies alba)
- OGGETTO cornice dipinta
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MATERIA E TECNICA
legno/ a intaglio/ levigatura/ dipintura
pigmento
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MISURE
Altezza: 1.3 cm
Lunghezza: 13 cm
Larghezza: 3 cm
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CLASSIFICAZIONE
EDILIZIA/ CARPENTERIA
- LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
- INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il frammento di cornice con sovradipintura è uno dei frammenti pertinenti al raffinato e ricco controsoffitto decorato a rilievo e policromo della Sala dei Marmi (amb.18) della Casa del Rilievo di Telefo ad Ercolano. Il reperto in esame, nonostante le ridotte dimensioni e le fratture su tutti i lati apparteneva ad una delle cornici dell’orditura secondaria del controsoffitto. L’esemplare dipinto in esame con molta probabilità incastra con l’intelaiatura di cassettonato (Rep. 23.M453-1.148) e il relativo pannello rettangolare - elemento decorativo (Rep. 23.M453-1.151) (cfr. REPORT PRAGMA, Canna E. ,2020, Parco archeologico di Ercolano). Durante i delicati interventi di restauro e consolidamento, oltre alle pratiche conservative si è proceduto allo studio e documentazione degli oltre 200 frammenti conservati; punto di partenza delle ricostruzioni sono stati i documenti redatti dagli archeologi in corso di scavo, la documentazione fotografica e grafica dei singoli elementi man mano che venivano recuperati, l’analisi dettagliata del crollo partendo dal rilievo realizzato in fase di scavo. Successivamente mediante tecnologia laser scanner 3D si sono ottenuti tutti i dati metrici tridimensionali. Sono stati registrati con precisione tutti i dettagli costruttivi quali incastri, sagomature, incavi e tagli (D’A. A., Casieri M.B., in Sirano F., Siano S., 2022, pp. 68-71; D’A. A. in Camardo D., et alii 2015, p. 300). Si è poi analizzata chimicamente la policromia (progetto HCP, archivio HCP – UD148). Alla fine al modello 3D sono stati associati i dati colorimetrici, ricorrendo all’uso di mappe procedurali e alle tecniche di “texture mapping” e “shading”. Questo lavoro di resa grafica ha dunque permesso di conoscere lo schema del telaio del tetto e decorativo del cassetto nato. La stessa computer grafica infine è stata applicata per la ricostruzione della decorazione parietale, oggi perduta e quella dei pavimenti in marmo (cfr Sirano F., Siano S. 2022). Per la ricostruzione dell’opus sectile pavimentale le fonti sono state sia la documentazione grafica d’archivio (Maiuri A. 1958, pp.345-360) sia l’analisi dei resti ancora visibili in situ ed infine le librerie del Catalogo online della Collezione di Marmi Antichi del Museo di Storia Naturale dell’Accademia delle Scienze di Siena detta de’ Fisiocritici (D’A. A. in Camardo D., et alii 2015, p. 303)
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925685
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
- ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0