Epitafio di Maronius (lastra/ di chiusura)

Roma, SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ III - IV

Tre frammenti di grande lastra che completa (cm 62 x 200 c.a) doveva chiudere completamente un loculo; allo stato attuale delle conoscenze risulta la lastra più grande rinvenuta nel sito. Priva di decorazioni nella parte conservata presenta un testo greco in caratteri capitali apicati con epsilon, sigma e omega lunati, la xi corsiva; i caratteri sono grandi e ben spaziati, dal ductus sicuro ma leggero. L'impaginato è accurato (nonostante un errore proprio nella formula segnaletica della r. 1, cui il lapicida rimedia ascrivendo la epsilon finale del verbo), con un tentativo di impaginazione centrale nelle righe finali. Si tratta dell'epitafio di Maronius, arconte dei Siburensi (sinagoga citata in questo unico caso a Vigna Randanini), nipote di un Alessandro; particolare l'indicazione di un secondo nome, perduto per Maronius, conservato per il nonno

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