Il sarcofago era interrato al di sotto dell’arcosolio della parete frontale del cubicolo. La fronte è spezzata, ma un frammento (m 0,35 x 0,29) è sicuramente ricollocabile e altri frammenti marmorei presenti nel cubicolo potrebbero essergli pertinenti. Una lastra piatta (m 2 x 0,58) rovesciata al di sopra della cassa, integra ad eccezione di una lacuna presso l’estremità sinistra, ha buone probabilità di essere il coperchio. La fronte del sarcofago si presenta grossolanamente sbozzata a subbia alle estremità; la parte centrale era invece levigata e di spessore dunque leggermente minore; doveva presentare ai due lati uno stretto pannello rettangolare: si conserva solo quello di destra, che presenta nell’angolo superiore sinistro un’incisione a forma di triangolo rettangolo. Sul margine della frattura è ben individuabile una cornice piatta, che potrebbe essere il lato rimanente della tabula riservata all’iscrizione. Ad eccezione della porzione descritta, l’intero pannello frontale è stato asportato (prova indiretta del fatto che presentasse un’iscrizione o una qualche decorazione); l’andamento della frattura e la posizione del sarcofago, ancora parzialmente coperto di terra, non permettono ulteriori osservazioni. Lo spazio interno della cassa è accuratamente levigato ed ha spigoli arrotondati; la presenza di un parziale riempimento terroso non permette di constatare l’eventuale presenza di un ‘cuscino’ risparmiato nel marmo