GROTTA DEL PONTE DI VARA- Neolitico (giacimento in cavità naturale frequentazione antropica)

Tovo San Giacomo, Neolitico

Al Neolitico Antico si possono riferire trapezi e triangoli in selce e ceramiche a decorazione avanzata del periodo. Questa fase non sembra essere molto rappresentata in questa parte della grotta a differenza della fase seguente, cui appartengono la maggior parte dei materiali. Della Cultura del Vasi a Bocca Quadrata non sembra rappresentata la fase iniziale. Si sono rinvenuti invece vasi a bocca quadrata con angoli acuti (ciotole, tazze) e in particolare forme di bicchieri con risega e vasi tipo Sanguineto, che richiamano i tipici vasi dello Chasseano Antico francese. A questa stessa cultura si possono riferire anche le anse a cartuccera e plurifirate, le palline in argilla, le ciotole carenate e le bugnette forate. Significativa appare la presenza di vasi a bocca quadrata con decorazione impressa, tipica della fase avanzata di questa cultura nella Pianura Padana e di una decorazione a cannuccia testimoniata anch'essa in questa fase. L'industria litica è rappresentata da punte di freccia di forma allungata, da troncature in selce, da accette, brunitoi e scalpelli in pietra verde. A questa fase è attribuita anche parte degli oggetti in osso e in conchiglia rinvenuti numerosi nel deposito. L'imponenza del deposito sembra confermata dal saggio esterno, dove questo periodo è rappresentato da oltre un metro di terreno fino ad ora esplorato e che non sembra interrompersi ancora in profondità. I materiali riferibili a questo perido all'interno della grotta sembrerebbero provenire tutti dall'esterno a causa di un lento scivolamento

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