Necropoli del Canal Bianco (area ad uso funerario necropoli)

Adria, ca 499 a.C - ca 199 d.C

La necropoli si estende a sud del Canal Bianco in un’area compresa tra le località Cà Garzoni e Piantamelon. Tra il 1902 e 1905 Luigi Conton condusse diverse indagini nell’area a sud del centro abitato, nelle località Retratto, Bettola e presso lo scolo Dragonzo, che portarono alla scoperta di molte sepolture romane ad incinerazione e preromane ad inumazione. Tra il 1938 e il 1941 durante lo scavo per la nuova inalveazione del Canal Bianco si scavò una vasta necropoli di 394 tombe, raggruppate in alcuni nuclei distinti senza un'apparente regolarità, databili complessivamente tra V sec. a.C. e II sec. d.C. Le tombe romane erano ad incinerazione in fossa terragna, in anfora segata o in cassette di laterizi. Si rinvennero inoltre numerose stele con iscrizioni, in giacitura secondaria. Le tombe di età preromana erano invece ad inumazione in cassone ligneo, orientate NO-SE, con il corredo disposto lungo il fianco destro costituito da ceramica, suppellettile da banchetto in bronzo di produzione etrusca. Ai piedi del defunto erano poste delle grandi anfore, mentre nelle tombe più ricche fibule in bronzo o argento, vaghi in ambra o monili in oro ornavano il defunto. Da segnalare, per il particolare rituale, la presenza di una sepoltura di tre cavalli, due dei quali aggiogati ad una biga, del III sec. a.C. Altre due sepolture di cavalli si trovarono presso due tombe ad inumazione. In località Cà Garzoni le campagne di scavo eseguite negli anni 1966, 1969 e 1972 hanno interessato un’area funeraria utilizzata dal IV sec. a.C. al II sec. d.C. con una contrazione nel corso del I sec. a.C. e una successiva ripresa. Sono state recuperate in tutto 211 sepolture per la maggior parte di epoca romana. Le tombe di età romana erano ad incinerazione in anfora segata o in un altro ossuario fittile deposto in semplice fossa. Raramente era presente un segnacolo lapideo. Le tombe preromane erano ad inumazione in casse lignee, delle quali si rinvennero i sostegni metallici. I corredi erano simili a quelli del Canal Bianco. Nel 1964 nella tenuta Baseggio, vicino al Centro Addestramento Professionale, si rinvennero otto sepolture ad inumazione di età ellenistica. I corredi non erano particolarmente ricchi e comprendevano ceramica e anfore, oltre a qualche oggetto personale dei defunti. Nel 2007 in località Bettola sono state indagate 7 tombe ad inumazione e due complessi deposizionali probabilmente a carattere votivo o rituale, tutti inquadrabili nell’ambito del III secolo a.C. I corpi erano deposti in casse lignee con il capo rivolto a N-NO, in due casi forse adagiati in origine su una kline lignea. Era presente un corredo fittile legato al rito del simposio collocato alla destra dell’inumato. In alcune sepolture l’osservazione delle matrici di riempimento delle fosse fa pensare alla presenza di un tumulo soprastante, collassato successivamente all’interno, al momento del cedimento delle casse lignee

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