martirio di Sant'Eutropio (dipinto), Manzoni Biagio (1629-1648)
dipinto,
1629-1648
Manzoni Biagio (notizie-1629-1648-ca.)
notizie-1629-1648-ca.
L'opera raffigura, in modo estremamente realistico e cruento, la scena del martirio di Sant'Eutropio: il santo decapitato è tenuto fermo da alcuni uomini mentre la testa è a terra accanto ad un uomo che ne raccoglie il manto giallo e il pastorale. Dall'alto, l'Arcangelo Gabriele con la palma, simbolo del martirio, vola sulla scena.
- FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 271
Larghezza: 178
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ATTRIBUZIONI
Manzoni Biagio (notizie-1629-1648-ca.)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Comunale di Faenza - Faenza
- LOCALIZZAZIONE Pinacoteca Comunale di Faenza - Faenza
- INDIRIZZO Via S. Maria dell'Angelo, 9
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro fu eseguito per la Chiesa di Sant’Eutropio a Faenza; l’opera fu poi acquisita dalla Pinacoteca in seguito alle soppressioni napoleoniche. E’ tradizionalmente attribuita ad uno dei due Manzoni di Faenza, la cui biografia è poco conosciuta. Nell’opera vi è poco della scuola faentina, ciò porta a pensare che l’artista non fu educato in patria ma fu probabilmente scolaro o imitatore del Caravaggio. Roberto Longhi ha esaminato attentamente Biagio Manzoni, definendolo “caravaggesco di periferia”, indicando come proprio nel Martirio di Sant’Eutropio il pittore sia giunto a un risultato esplicitamente “senza decoro” nel solco della tradizione caravaggesca, per il «verismo letterale che percorre l’opera intera, prona alle brutalità più evidenti nella perlustrazione del martirio: per non dire altro il collo mozzato del santo esposto in primissimo piano come in una mostra di salumeria fresca; il manigoldo che dopo la bisogna si allontana gaglioffo, scure sulla spalla, e simili». Su questa opera Daniele Benati ha scritto, nel catalogo della mostra che Forlì ha dedicato a Cagnacci nel 2008, che «stupisce la ricchezza dei rimandi che Manzoni è in grado di effettuare alla pittura romana di primo Seicento, a cominciare dallo stesso Caravaggio, qui citato nel manigoldo di spalle in giacchetta e brache rosse al polpaccio, tratto dal martirio di San Pietro in Santa Maria del Popolo».
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- ENTE SCHEDATORE CRC srl Bologna
- PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0