lapide - Isacco Gioacchino Vitale Levi

lapide, 1875-1925

Lapide semplice verticale con basamento modanato, sommità con antefisse aggettanti ai lati e coronamento ad andamento curvilineo.

  • FONTE DEI DATI Regione Emilia-Romagna
  • OGGETTO lapide
  • DEDICAZIONE Isacco Gioacchino Vitale Levi
  • MATERIA E TECNICA pietra calcarea/ incisione
  • MISURE Profondità: 21 cm
    Altezza: 138 cm
    Larghezza: 62 cm
  • ISCRIZIONE IN QUESTO UMILE RECINTO / DOVE RIPOSANO OSSA TRAVAGLIATE / DE' SUOI CONGIUNTI / DORME L'ETERNO SONNO / ISACCO GIOACCHINO VITALE LEVI / CHE FU PITTORE / POVERO D'INGEGNO DI FORTUNA DI VOLERE / VOGLIA DIO MISERICORDIOSO / CONCEDERE ALLO SPIRITO SUO / QUELLA PACE / CHE IN VITA MAI NON CONOBBE / DA SE PER TESTAMENTO
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cimitero Ebraico - Busseto
  • LOCALIZZAZIONE Cimitero Ebraico - Busseto
  • INDIRIZZO SP 46
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pittore Isacco Gioacchino Levi, figlio di Angelo Levi e Sara Fano, nacque a Busseto il 2 novembre 1818. Dopo essersi formato presso l'Accademia di Belle Arti di Parma e aver vinto il premio accademico per la migliore opera di pittura, si recò a Roma nel 1849 per un perfezionamento triennale. Qui vi rimase fino al 1853, quando inviò a Busseto il dipinto "La fondazione del Monte di Pietà", opera assai lodata dai contemporanei e oggi conservata presso il Palazzo del Monte di Pietà di Busseto. Nel 1856 si trasferì a Torino, dove assunse la cattedra di insegnamento di figura presso il Collegio Convitto Nazionale e si distinse in alcune mostre di pittura organizzate dalla Società promotrice di Belle Arti locale. La sua tela intitolata "La morte di Don Carlos di Spagna", esposta nel 1859, venne acquistata dal re Vittorio Emanuele II per 700 lire. Nel 1860, ottenuta una cattedra presso il Collegio militare Teuliè, si trasferì a Milano. Per la sua città natale affrescò la volta del Teatro Giuseppe Verdi (incarico affidatogli tra il 20 giugno e il 22 settembre 1865), eseguendo quattro medaglioni raffiguranti le personificazioni della Tragedia, della Commedia, del Melodramma, del Dramma e, nel 1873, decorò il soffitto di una sala della Biblioteca Comunale con un tema mitologico (Storia di Prometeo). Divenuto famoso a livello nazionale, venne nominato socio onorario dall'Istituto di Belle Arti di Urbino nel 1866 e dalla Regia Accademia di Parma nel 1874. Nel 1907 pubblicò una raccolta di suoi scritti presso l'editore L. Battei, con lo pseudonimo di Iginio Locheva. Morì a Busseto il 28 gennaio 1908 e venne sepolto nel cimitero ebraico locale, il quale era stato costruito su un terreno da lui donato alla comunità ebraica bussetana alcuni anni prima. Levi è un nome di antichissima origine ebraica: così era infatti chiamata una delle dodici tribù d'Israele, quella di Mosè e Aronne.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • PUBLISHER Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
  • CREATOR MEB - Museo Ebraico di Bologna - Bologna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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