Le ricognizioni effettuate negli anni '80 del Novecento hanno permesso di indivduare i resti di una probabile villa urbano-rustica. Si sono rinvenuti 1600 frammenti di lastre marmoree e 65 cornici sagomate, alcune mattonelle in opus spicatum e alcune esagonali, numerose tessere di mosaico, due frammenti di intonaco dipinto in rosso, alcuni tubuli ustori, uno in piombo lungo ca. 30 cm potrebbe essere il residuo di un impianto per la distribuzione dell’acqua nella pars urbana della villa; ancora frammenti di tegole, di mattoni manubriati, un frammento di mattone da pozzo, frammenti di doli e anfore, alcune scorie in piombo, frammenti di bronzo, tra cui un’ansa conformata a delfino, qualche chiodo di ferro, frammenti di vetro per finestre e un frammento in vetro millefiori. La ceramica rinvenuta era costituita da pochi frammenti di ceramica da mensa di età repubblicana e della prima età imperiale in alcuni casi datanti, alcuni frammenti di ceramica a vernice nera, qualche coppetta a pareti sottili grigie qualche boccalino a pareti sottili rosate, alcuni orli di piatti in terra sigillata di imitazione orientale e due frammenti di lucerne a volute. Dall’area provengono sei monete databili tra il III-II sec. a.C. e il IV-V d.C.