Mausoleo di Galla Placidia

425 ca.-450 ca.

Il Mausoleo di Galla Placidia costituisce uno dei più importanti monumenti paleocristiani conservatosi sino al presente nella sua integrità strutturale e nella completezza del suo apparato decorativo. Divenuta reggente per conto del figlio Valentiniano alla morte del fratello, l’imperatore Onorio, l’Augusta prende dimora a Ravenna e fa costruire nel secondo quarto del V sec. d.C. un piccolo mausoleo, forse destinato a suo luogo di sepoltura, ma mai utilizzato a questo scopo. L'edificio, che in origine sorge in collegamento con la chiesa di Santa Croce e probabilmente costituisce un oratorio intitolato a S. Lorenzo, è impostato su una pianta a croce latina sulla quale svetta la cupola, inclusa in una piccola torre quadrangolare. L'interno è animato da un ricco apparato decorativo, composto dai rivestimenti in marmo delle pareti e dai mosaici soprastanti. Al centro della cupola è rappresentata una croce latina dorata contornata da stelle concentriche su fondo blu ad imitazione di un cielo notturno, mentre negli angoli dei pennacchi compaiono quattro simboli alati che rappresentano gli esseri viventi dell'Apocalisse (leone, vitello, uomo, aquila. Nei quattro lati del tamburo sono raffigurati a coppie otto Apostoli, tra cui si riconoscono Pietro e Paolo, intervallati da motivi decorativi simbolici come le colombe che si abbeverano e le colombe ai lati di una fontana.  Nella lunetta del braccio meridionale si riconosce la figura di S. Lorenzo davanti a una graticola in fiamme, accanto un armadio con i libri degli Evangelisti. Nella parte opposta, sul portale d'ingresso trova posto la celebre lunetta contenente la raffigurazione del Buon Pastore, con il Cristo circondato dal suo gregge. La lunetta occidentale e quella orientale del transetto sono riservate all'immagine simbolica, alludente al Salmo 41, dei cervi assetati che si avvicinano ad una pozza d’acqua attraverso un graticcio di foglie d’acanto. Dal 1996 fa parte dei monumenti tutelati dall'Unesco.

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