(LIOCORNO) - ambito bizantino (sec. XIV)
LIOCORNO,
post 1300 - ante 1399
Dente di narvalo (?) con una montatura in argento decorata da file di granuli e modanature, costituita da due anelli con una catenella di sospensione e, nella parte superiore, da un astuccio in argento che finisce a punta. Anche la parte inferiore era chiusa da un astuccio metallico, dove vi era una iscrizione in arabo e in greco
- FONTE DEI DATI Regione Veneto
- OGGETTO LIOCORNO
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MATERIA E TECNICA
dente di narvalo
argento
- AMBITO CULTURALE Ambito Bizantino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Tesoro
- LOCALIZZAZIONE Basilica di San Marco
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Recentemente sono andati persi sia gli anelli che la punta (ancora descritti da Hahnloser, 1971). L'iscrizione in arabo viene citata dal Pasini (1886) e, secondo la sua traduzione, diceva, : "Ognuno che ciò ascolta ed accoglie è, come se avesse adempiuto a tutte le sette dimostrazioni richieste". Lo studioso ricorda anche altri particolari oggi perduti: una catenina fissata all'astuccio superiore e all'anello con iscrizione in arabo, da cui pendeva una medaglia di cm 0,55 di diametro con il leone di San Marco e la scritta PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEVS. L'astuccio che decorava la parte inferiore era ornato a niello con un'aquila bicefala con sfondo di arabeschi e da una iscrizione greca che diceva: "Liocorno contravveleno. Giovanni Paleologo imperatore". L'oggetto venne offerto nel 1488 da Domenico Belhaver, figlio del gioielliere Giorgio, al doge Agostino Barbarigo, che lo fece depositare nel Tesoro.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente ecclesiastico
- NUMERO D'INVENTARIO 45
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA PSMVE
- ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0