L’acqua alta molto più frequente di un tempo e la tendenza ad accentuare la curvatura della gondola e quindi l’altezza dei #ferri# (decorazioni metalliche delle estremità di prua e poppa) hanno suggerito una recente innovazione che facilità il passare sotto i ponti. Si tratta di un #ferro# di poppa (la parte più alta della gondola) incernierato e quindi piegabile da un lato al bisogno. Pur efficace, tale novità ha suscitato reazioni contrastanti. La posizione di E.E. fabbro rispetto a tale soluzione non è di totale chiusura. Le innovazioni sono ben accette, lui stesso è interessato al proposito, ma devono garantire un decoro, non modificare l’immagine della gondola. [“Mi hanno chiesto di fare un #ferro# di quelli che si aprono e si chiudono], ma io non l’ho fatto! Io non vivo facendo i #ferri# da gondola e quindi mi permetto di fare un po’ anche il difficile. A me piace che le cose rimangano come sono state pensate all’inizio, o, perlomeno, se dobbiamo fare degli interventi che siano fatti con criterio. In pratica io avrei voluto, ma poi non l’ho fatto per tanti motivi, studiare un sistema dove che il #ferro# di poppa potesse essere calato in occasione di un ponte particolarmente basso o acque alte e successivamente, però, automaticamente ritornasse su o con un comando abbastanza semplice da parte del gondoliere, perché non mi va di vedere le gondole con la poppa tagliata che viaggiano con il #ferro# ribaltato all’indietro, dà un senso di sciatteria che non mi va. Non ho mai fatto ’sto tipo di #ferri# proprio per evitare di alimentare ’sta sciatteria”.