candelabro/ base
Base di candelabro di forma triangolare, con piccole sfingi alate agli spigoli inferiori che inquadrano su ciascun lato un motivo centrale, formato da due volute contrapposte, arricchite nei punti di unione e nella parte interna dalla presenza di calici trilobati; in basso, si sviluppa una palmetta a cinque lobi, mentre ai lati si estendono verso l'esterno calici da cui fuoriescono due steli per parte, uno con una rosetta a doppia corolla, l'altro con un fiore più piccolo. Ogni lato, profilato lungo gli spigoli da una cornice di perline alternate ad astragali, è decorato con un riquadro centrale incorniciato da una semplice modanatura a listello e con una figura all'interno. In un lato, è raffigurata una Menade, di profilo verso destra, nell'atto di danzare sulla punta dei piedi, percuotendo un timpano; ha il corpo in parte coperto da una veste e il capo rivolto all'indietro, in segno di ebbrezza. Nel secondo lato, un Satiro danzante, sempre di profilo verso destra, con il braccio destro e la gamba sinistra sollevati; sul terzo lato, infine, un Satiro nudo e con le gambe incrociate, anch'esso di profilo verso destra, suona l'aulos dopo aver deposto su una roccia la pelle di fiera e il pedum.
- FONTE DEI DATI Regione Veneto
- OGGETTO candelabro/ base
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MATERIA E TECNICA
Marmo
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MISURE
Altezza: 39 cm.
Larghezza: 21 cm.
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CLASSIFICAZIONE
arredo scultoreo
- AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Romano, Età Imperiale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Archeologico Nazionale di Venezia
- LOCALIZZAZIONE Museo Archeologico Nazionale di Venezia
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La base di candelabro è stata radicalmente restaurata in un'epoca precedente l'elaborazione dell'Inventario di Anton Maria Zanetti del 1736, ove è raffigurata nelle attuale condizioni: moderne sono le figure applicate agli angoli, a eccezione delle ali, gli elementi di decorazione vegetale presenti alla base, la cornice degli spigoli su tutti e tre i lati, il coronamento e l'avambraccio destro della Menade, nonché il braccio alzato del satiro, andato poi perduto; sono state ritoccate anche le capigliature e si riconoscono vari tasselli inseriti in corrispondenza della base. Sulla base di considerazioni stilistiche, le parti riconosciute come autentiche sono databili al periodo che segna il passaggio all'età imperiale, soprattutto per il trattamento calligrafico del motivo con le volute e la loro associazione con elementi vegetali di tipo naturalistico.
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S162
- ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0