piatto (Morel 1443f 1 (prima metà o metà II a.C.); Lamboglia B6)

199 a.C. - 100 a.C.

Piatto con labbro a tesa a profilo ondulato (convesso-concavo), orlo ingrossato, obliquo verso l’esterno, raccordo bordo-vasca quasi verticale, vasca interna con pareti rettilinee, leggermente concava, piede ad anello, obliquo a profilo arrotondato, con scanalatura sul battente, fondo esterno con lieve umbone di tornitura. Nella vasca interna, al centro 3 cerchi concentrici incisi: due più esterni ravvicinati, uno in prossimità del centro, distanziato dagli altri, leggero umbone di tornitura, scanalature sul labbro nella parte esterna. Sulla parete esterna, in prossimità dell'attacco del piede, segni alfabetici graffiti, dopo la cottura: due sigle. La prima con tratto regolare, poco profondo, ductus destrorso, regolare; la seconda con tratto regolare poco profondo, ductus incerto, interpretato come segno numerale tra due aste, ossia Chi, letto rovesciato = 50. Tracce di impronte digitali in prossimità del piede e sul piede. L'argilla è di colore beige-arancio, la vernice è nero-bruna, opaca, diluita, con chiazze brune.

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