G. Silios Bathyllos e la sua famiglia

al centro figura di giovane stante in posizione frontale, a sinistra figura maschile stante leggermente inclinata verso il centro e a destra figura femminile leggermente inclinata verso il centro. Alle spalle del giovane, un pilastrino sostiene un pinax rettangolare con scolpite due maschere sceniche, ca. 51 d.C. - ca. 99 d.C.

Stele a sommità piatta con tra antefisse; al di sotto è incisa l'iscrizione. Più in basso due pilastrini con capitello spirgente all'esterno della stele inquadrano il rilievo.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO rilievo stele con rilievo funerario e iscrizione
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco a grana fine
  • MISURE Altezza: 106 cm
    Spessore: 15 cm
    Larghezza: 62-66 cm
  • CLASSIFICAZIONE stele funeraria
  • AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Greco, Attico, Produzione Di Età Romana Imperiale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
  • LOCALIZZAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le maschere sceniche sono relative probabilmente alla professione di Bathyllos; il suo stesso nome ricorda l'omonimo mimo, famoso in età augustea: è verosimile pensare, quindi, che anche Silios Bathyllos avesse qualche rapporto con il teatro, che anzi tale rapporto già esistesse tra la sua famiglia e l'ambiente scenico, se a lui fu imposto dalla nascita il nome di un famoso mimo dell'epoca. I caratteri epigrafici non sono omogenei, benché genericamente somiglianti; in particolare, coesistono due diverse forme di alpha e lambda e due forme di omega, l'uno lunato e l'altro, alla fine della prima riga, a emme rovesciata. Si riconosce, quindi, il lavoro di due mani diverse: il secondo lapicida, operante però nella stessa epoca del primo, iscrisse la parte destra dell'epigrafe, coi nomi di Silios e Silia Ero/tin. A differenza del primo, egli usa la grafia “Seilios” con dittongo e le lettere col prolungamento superiore dei tratti. Il Conze e il Kirchner interpunsero in modo diverso dal Maffei, individuando cinque personaggi, mentre il Duetschke aveva preferito ridurre a tre il numero dei nomi, l'ultimo dei quali sarebbe il fanciullo rappresentato al centro della stele. Tale lettura appare ancora a più probabile, anche se alcune difficoltà create dall'anomala collocazione del secondo cognomen di Bathyllos e la posposizione del gentilizio al cognomen del fanciullo; tuttavia, esse non appaiono insormontabili, tanto più che l'incisore dei nomi della parte destra sembra aver avuto l'intenzione di rimediare, a costo di qualche confusione, alle omissioni dell'altro lapicida. Il diminutivo Dionysas possiede anch'esso un significato che potrebbe ricondurre all'ambiente teatrale, sacro a Dioniso. Quanto al nome della donna, Erotin, esso è forma abbreviata del vezzeggiativo Erotion. Il demotico di Bathyllos conferma l'attribuzione della stele all'Attica; la datazione del monumento, in base allo stile del rilievo, è stata fissata all’età neroniana o flavia.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA C023091
  • ENTE SCHEDATORE C023091
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI fronte, sopra lo specchio del rilievo; sul fianco sinistro - Gaios Silos Dionysas Bathyllos, del demo di Azenia./ Seilia Erotin./ Sotimas Silos Sul fianco sinistro: [---]csei - Incisione - greco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca. 51 d.C. - ca. 99 d.C.