All'interno di una cornice presente per 3/4, decorata con motivo a fogliette, figura un erote, o genio funerario, nudo, con ali spiegate, posto su di un alto basamento modanato e aggettante. Sulla testa del genio si notano un ramoscello rampicante in rilievo con foglie e una colomba nell'atto di beccare i chicchi di un piccolo grappolo. Il genio, con gli occhi chiusi e una folta capigliatura scriminata nel mezzo, è rappresentato frontalmente, in posizione di riposo, con la gamba destra incrociata sul davanti rispetto alla sinistra. Il genio è inoltre appoggiato, con la mano destra che stringe una coroncina di foglie, su di una grossa fiaccola accesa e capovolta del tipo detè, con la testa mestamente reclinata sulla spalla destra sulla quale è anche posata la mano sinistra. Ai lati del genio proseguono i racemi fogliati. Al di sopra della cornice che ospita il genio, un riquadro in cui è campita l'iscrizione, pure circondata da cornice presente per 3/4 e decorata con motivo a fogliette. Sormonta il cippo un coronamento a piramide tronca. Non si esclude che il volto del genio, dalle sembianze non propriamente riconducibili a modelli classici, sia stato rilavorato in età posteriore. Il retro del cippo appare grossolanamente sbozzato con tracce di scanalatura. Il lato sinistro risulta sommariamente lisciato con tracce di scanalatura. Scalpellato il lato destro, con grosso incavo sbozzato di forma tondeggiante in prossimità della base. Il ductus e il modulo dell'iscrizione risultano abbastanza regolari. Le lettere, incise poco profondamente tanto da risultare quasi evanide, anche a causa della consunzione della pietra, presentano lieve apicatura e sezione a V. Visibile appena la P iniziale con occhiello aperto. Code delle R accentuate e ricurve.