microscopio solare
I costituenti dell'esemplare che viene presentato, che è quello più diffuso nel XIX secolo, sono: - il tubo di ottone costituito da due parti, una troncoconica (diametri 9 cm e 6 cm) e l'altra cilindrica che scorre, con un tiraggio di 11 centimetri, nella parte più stretta della prima; - la piastra portaoggetti sulla quale scorre a slitta il supporto della lastrina di vetro portaoggetti; essa è di ottone brunito, ha un'apertura circolare al centro e poggia, mediante quattro astine, munite di distanziatori a molla, su un'altra piastra di ottone brunito fissata all'estremità più stretta del tubo; - l'obiettivo costituito da un sistema di lenti convergenti a corto fuoco e sostenuto da un'asta che, mediante una vite a cremagliera, consente di avvicinarlo o allontanarlo dalla piastra portaoggetti. Nell'estremità più larga il tubo del microscopio è filettato, per consentire di fissarlo a vite all'apertura circolare del portaluce e porta una lente convergente che, coprendo completamente l'apertura, raccoglie il fascio di luce solare riflesso dallo specchio del portaluce, facendolo convergere su una lente, posta all'altra estremità del tubo, che, a sua volta, lo fa convergere sull'oggetto. La distanza fra le due lenti e la convergenza del fascio possono essere regolate facendo scorrere manualmente la parte cilindrica del tubo all'interno di quella troncoconica e operando poi una regolazione fina della posizione della seconda lente mediante una vite a cremagliera. Per avere dell'oggetto un'immagine bene a fuoco sullo schermo e sufficientemente ingrandita, da consentire di osservarne i dettagli, si regola la posizione dell'obiettivo, mediante l'apposita vite a cremagliera, in modo tale che l'oggetto cada al di là del fuoco ad una distanza da questo non superiore alla distanza focale
- OGGETTO microscopio solare
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MATERIA E TECNICA
Ottone
VETRO
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MISURE
Lunghezza: 14.5 cm
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CLASSIFICAZIONE
proiezione
ottica
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ATTRIBUZIONI
Cuff John (1708 Ca. / 1772): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Fisica di Sardegna
- LOCALIZZAZIONE Dipartimento di Fisica
- INDIRIZZO SS554, Km. 4500, Monserrato (CA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'appellativo solare è dovuto al fatto che nei primi esemplari, per avere un'immagine ben nitida, si illuminava intensamente l'oggetto con luce solare utilizzando un portaluce; ma la denominazione rimase la stessa anche quando vennero utilizzate altre sorgenti di luce, come la lampada ad arco
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000236271
- NUMERO D'INVENTARIO 66
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- ENTE SCHEDATORE Università di Cagliari
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0