meridiana
Il piccolo orologio solare è composto da sei linee radiali, le cui estremità sono unite da un arco di cerchio, che si dipartono dal centro formando cinque spazi. L’orologio presenta quindi una forma assai interessante, una sorta di ventaglio semi-aperto rivolto verso il basso, molto simile a quella della meridiana incisa nella cattedrale di Altamura (BA). Ma, a differenza di quest’ultima, nell’orologio di Barletta è assente la ‘verticale del mezzogiorno’, presente nella maggior parte degli orologi solari verticali; la linea del mezzogiorno, ovvero della sesta ora, creata dalla proiezione dell’ombra dello gnomone (stilo), nella meridiana barlettana non coincide infatti con alcuna linea verticale incisa. Una caratteristica questa di alcuni esemplari greco-bizantini dove l’ora del mezzogiorno, ma anche altre ore, erano racchiuse tra due linee. Nondimeno pure il modello verticale ‘a ventaglio’ è raro tra le meridiane italiane e, anche in tal caso, possibili confronti possono essere fatti con orologi orientali e in particolar modo con alcuni della vicina Grecia. Per il resto la meridiana barlettana si presenta in una veste assai semplice; non vi sono infatti incisi segni o lettere atti a identificare linee orarie o momenti liturgici della giornata. Tuttavia, subito sotto di essa, compaiono due scritte sovrapposte alquanto problematiche e lacunose. Nella prima linea è riportata una data (1636) che però non sembra quella di realizzazione dell’orologio, essendo peraltro incisa nella parete con un segno poco profondo. Potrebbe essere un’iscrizione successiva, interposta tra l’orologio e la scritta sottostante, per ragioni ignote, la vigilia di Pasqua, che nel 1636 cadde il 23 marzo. Nella seconda linea sono invece incise le parole «IL CANTOR DI», con una scrittura però diversa, dal tratto più marcato e rudimentale rispetto a quello della prima iscrizione, paragonabile a quello dell’orologio. Le ipotesi potrebbero essere diverse, compresa quella che si tratti della porzione rimasta della firma di chi costruì o fece costruire l’orologio: il ‘cantore’ della cattedrale di Barletta (detto anche magister scholarum, primicerius o prior schoae cantorum, in quanto si occupava del canto dei Salmi o di insegnare ai chierici la grammatica e il canto), figura-chiave di ogni cattedrale occupandosi di diversi suoi aspetti liturgici e devozionali
- OGGETTO meridiana
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MATERIA E TECNICA
Opere-oggetti d'arte/ pietra
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MISURE
Misura del bene culturale 1600389303: 18x35 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Pugliese
- LOCALIZZAZIONE Barletta (BT) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Piazzetta del Duomo, s.n.c, Barletta (BT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Evidentemente inciso in una lastra di risulta collocata nel coro durante la sua edificazione, ultimata solo nel XVI secolo, e in origine destinato ad altro luogo, l’orologio, per i pochi elementi stilistici ed epigrafici confrontabili con alcuni modelli principalmente greco-orientali, potrebbe risalire al XIV o al XV secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389303
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0