sismografo
Un’asta di ferro, fissata al centro di una base in legno (originariamente in marmo), sostiene una colonna metallica alle cui estremità sono fissati a sinistra un’asticella di acciaio in cui è inserita una sfera dall’altezza regolabile, scrivente su un supporto circolare affumicato (originariamente di vetro o carta), e a destra una molla spiraliforme di ottone. Perpendicolare alla colonna si trovano una serie di aste di acciaio collegate tra loro, che costituiscono l’elemento sensore e scrivente delle diverse componenti del moto sismico sulla carta sottostante; a destra della colonna un piccolo pendolo con massa cubica scrivente con pennino d’osso su una carta affumicata; a sinistra una bobina di ottone raccoglie la carta di registrazione, che dopo essere passata sotto la serie di aste di registrazioni ed essere scritta, è trascinata per mezzo di un sistema di ruotismi comandati da un meccanismo a orologeria a destra
- OGGETTO sismografo
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MATERIA E TECNICA
ACCIAIO
CARTA
FERRO
ghisa
LEGNO
OSSO
Ottone
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MISURE
Altezza: 71 cm
Lunghezza: 40 cm
Larghezza: 50 cm
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CLASSIFICAZIONE
sismografo
movimenti sismici
registrazione movimenti sismici
strumento registratore
sismologia
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ATTRIBUZIONI
Galli Ignazio (1841/ 1920): progettista
Marelli Francesco (attivo 1870/ 1920 (?)): costruttore
- LOCALIZZAZIONE CREA
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sismodinamografo è progettato da Ignazio Galli nel 1884 per l’Osservatorio di Velletri e realizzato dal meccanico Francesco Marelli. Si tratta del secondo sismografo messo a punto dallo scienziato e dal suo tecnico di fiducia, dopo quello realizzato nel 1879 e presente nell’elenco della strumentazione dell’Osservatorio al momento della sua fondazione nel 1883. Fra il dicembre del 1881 e il gennaio del 1882 la cittadina laziale era stata investita da un’intensa attività sismica, caratterizzata da scosse leggere, e Galli si era reso conto che il suo strumento che andava rimontato dopo ogni registrazione non era adatto a questo tipo di eventi. Il nuovo strumento dotato di un sistema di registrazione continua, detto sismodinamografo a registrazione continua, era stato installato nell’Osservatorio e confermava i dati raccolti dal primo strumento collocato sin dal 1879 nella scuola comunale di Velletri. Il sismodinamografo soddisfa, inoltre, cinque condizioni date dal progettista: è sensibile a una risposta immediata senza limite di numero di scosse conseguenti; cessa di vibrare assai presto, al fine di non confondere i moti dovuti a due o più scosse distinte, occorse in breve successione; è sensibile, registrando anche le scosse più leggere; registra tracce proporzionali all'intensità delle scosse; permette di distinguere i moti orizzontali da quelli verticali. Lo strumento fu presentato all’Esposizione nazionale di Torino del 1884 e alla Mostra scientifica del clero italiano organizzata in Vaticano nel 1888. Il sismodinamografo fa parte della collezione museale di Meteorologia, Sismologia e Idrobiologia, raccolta strettamente legata all’istituzione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (1876) ed ai suoi fondamentali sviluppi storici. Primo servizio governativo di meteorologia e geofisica con ruolo di centralità, l’Ufficio ha avuto la propria sede presso il prestigioso complesso monumentale del Collegio Romano dal 1879 al 2016. Suo antico progenitore era l’Osservatorio Meteorologico e Astronomico del Collegio Romano, noto ai più come Torre Calandrelli, mentre suo erede ultimo è il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, attraverso l’ex Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA) dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). Con la chiusura del Laboratorio Centrale di Idrobiologia (2007), la collezione si è arricchita anche di una parte del museo dello storico laboratorio
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385785
- NUMERO D'INVENTARIO 59531
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0