anemoscopio
sec. XIX anni ottanta
Tacchini Pietro (attribuito)
1838/ 1905
Banderuola: un cavalletto a treppiede di ferro sostiene un’asta verticale, sulla cui base sono presenti delle ruote dentate. Tale asta termina in alto con una vite senza fine alla quale è ancorato un asse orizzontale, che sostiene da un lato due lamine di ferro, ancorate all’asse e divergenti nella parte distale, e dal lato opposto un contrappeso, costituito da una scatola piatta circolare bombata al centro. Ricevitore anemoscopico: un quadrante circolare orizzontale, su cui è riportata la rosa dei venti, è sovrastato verticalmente da un giunto cardanico, originariamente collegato superiormente alla banderuola attraverso un sistema di trasmissione e inferiormente a una lancetta mobile orizzontale libera di ruotare sul quadrante
- OGGETTO anemoscopio
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MATERIA E TECNICA
FERRO
ghisa
Ottone
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MISURE
Diametro: 35 cm
Altezza: 60 cm
Lunghezza: 15 cm
Dimensione del file: 50 cm
Larghezza: anemoscopio cm
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CLASSIFICAZIONE
strumenti di misurazione
aerologia
anemometria
direzione del vento
vento
meteorologia
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ATTRIBUZIONI
Tacchini Pietro (attribuito): progettista
- LOCALIZZAZIONE CREA
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE All’inizio degli anni Ottanta dell’Ottocento la ditta Fratelli Brassart realizza su progetto di Pietro Tacchini per conto dell’Ufficio Centrale di Meteorologia una serie di strumenti destinati alle stazioni meteorologiche minori, che dovevano caratterizzarsi per il facile utilizzo, trasporto e montaggio. Tra questi figura l’anemoscopio con banderuola, che attualmente fa parte della collezione museale di Meteorologia, Sismologia e Idrobiologia, raccolta strettamente legata all’istituzione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (1876) ed ai suoi fondamentali sviluppi storici. Primo servizio governativo di meteorologia e geofisica con ruolo di centralità, l’Ufficio ha avuto la propria sede presso il prestigioso complesso monumentale del Collegio Romano dal 1879 al 2016. Suo antico progenitore era l’Osservatorio Meteorologico e Astronomico del Collegio Romano, noto ai più come Torre Calandrelli, mentre suo erede ultimo è il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, attraverso l’ex Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA) dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CRE-AA). Con la chiusura del Laboratorio Centrale di Idrobiologia (2007), la collezione si è arricchita anche di una parte del museo dello storico laboratorio
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385708
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0