magnetofono

1966 - ca 1970

Contenitore: scatola rettangolare grigia con dettagli metallici e manico rigido in metallo per il trasporto. Sul pannello frontale si trovano sei tasti per le funzioni principali: registrazione, riproduzione, avanzamento rapido, riavvolgimento, pausa e stop. Il vano per le bobine è chiuso da un coperchio trasparente in plastica e contiene due alloggiamenti per bobine da 3 pollici: una bobina con il nastro e una bobina vuota che lo raccoglie durante la registrazione o la riproduzione. Sul pannello superiore sono presenti quattro manopole per regolare il volume, il tono, il livello di registrazione (utile per evitare distorsioni regolando il segnale audio in ingresso) e il bilanciamento, che consente di equilibrare il segnale tra i due canali (sinistro e destro) o di scegliere tra diverse sorgenti di ingresso (microfono, linea, ecc.). È inoltre presente un ingresso per un microfono esterno. L'unità include un indicatore a lancetta per monitorare i livelli di registrazione (volume in ingresso) e un selettore per regolare la velocità di scorrimento del nastro, espressa in cm/s (supporta velocità di 19 cm/s, 9,5 cm/s, 4,7 cm/s, 2,4 cm/s). La velocità più lenta offre una durata maggiore della registrazione a scapito della qualità, mentre quella più veloce garantisce una qualità sonora superiore. L'apparecchio è dotato di un altoparlante integrato per la riproduzione e, sul lato destro, ci sono tre uscite per collegare cuffie o altoparlanti esterni. L'alimentazione può avvenire tramite batterie, il cui vano è situato sul lato posteriore, o tramite un connettore per alimentazione esterna. Motore: motore a corrente continua alimentato da batterie (solitamente 6 batterie di tipo C). In alternativa, l'apparecchio poteva essere alimentato a corrente alternata tramite un alimentatore esterno (spesso opzionale o venduto separatamente), che convertiva la corrente alternata (AC) della rete elettrica in corrente continua (DC). Sistema di riproduzione del suono: circuito di amplificazione a valvole, ingresso per microfono, altoparlante integrato e uscita per altoparlanti esterni. Modalità d’uso: collegare il microfono all'apposito ingresso. Accendere il dispositivo utilizzando l’apposito pulsante sul lato superiore. Per riprodurre la registrazione, inserire un nastro già registrato nel vano dedicato e avviare la riproduzione premendo il pulsante corrispondente. Per registrare, premere il pulsante dedicato sul lato superiore e regolare le manopole per il volume, il tono, il livello di registrazione e il bilanciamento dell’audio

  • OGGETTO magnetofono
  • MISURE Misura del bene culturale 1201354462: 27x85x21,5 cm
  • ATTRIBUZIONI Uher Werke München
  • LOCALIZZAZIONE ICBSA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi)
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia della riproduzione del suono ha radici nel XIX secolo, con le prime invenzioni che permettevano di registrare e riprodurre suoni. Nel 1877, Thomas Edison inventò il fonografo, il primo dispositivo in grado di registrare e riprodurre suoni, utilizzando un cilindro di cera e un ago vibrante. Successivamente, nel 1887, Emile Berliner introdusse il grammofono, che utilizzava dischi piatti anziché cilindri. Questo permise la produzione in massa di dischi e contribuì alla diffusione della musica registrata, segnando la nascita dell’industria discografica. La registrazione magnetica, sviluppata nel XX secolo, rivoluzionò ulteriormente l'industria audio. Alla fine degli anni Venti, l'ingegnere Fritz Pfleumer sviluppò il primo nastro magnetico utilizzando una striscia di carta ricoperta di materiale magnetico, offrendo una qualità audio superiore rispetto ai dischi e ai cilindri fonografici. Il primo dicembre 1932, Pfleumer concesse all'azienda tedesca AEG il diritto di utilizzare la sua invenzione (con brevetto datato 1928) per costruire il primo registratore a nastro al mondo. Nel 1935, AEG presentò il primo registratore su nastro magnetico funzionante durante la Fiera Internazionale di Berlino, utilizzando un nastro magnetico in celluloide ricoperto di ossido di ferro come supporto di registrazione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale la registrazione su nastro magnetico divenne una tecnologia cruciale per le comunicazioni militari, questa si affermò nell'industria musicale, radiofonica e cinematografica. I magnetofoni divennero strumenti essenziali per la registrazione e la riproduzione di suoni, rivoluzionando il mondo dell'audio con una qualità superiore, maggiore flessibilità e facilità d'uso. I registratori magnetici superarono i dittafoni a cilindro in termini di prestazioni e, grazie ai prezzi più competitivi, raggiunsero una fascia di popolazione più ampia rispetto al mercato tradizionale dei dittafoni. Rispetto ai cilindri, il supporto magnetico poteva essere facilmente riavvolto e registrato nuovamente. I primi registratori magnetici utilizzavano filo d'acciaio, ma già negli anni '50 il nastro magnetico divenne il principale supporto per la registrazione, fino all'affermarsi delle tecnologie digitali negli anni '90. Uher Werke München è stata una società tedesca fondata nel 1953 a Monaco di Baviera da Edmund Uher. Inizialmente specializzata nella produzione di apparecchi elettronici e successivamente in apparecchiature audio, l'azienda divenne celebre per i suoi registratori portatili a bobine aperte, utilizzati in vari settori, tra cui quello giornalistico e musicale. La linea più celebre di registratori Uher a bobina aperta fu la serie "Report", che tra gli anni '60 e '70 contribuì a consolidare la reputazione dell'azienda per qualità e affidabilità. L'Uher Report 4000 L, lanciato sul mercato nel 1966, fu tra i primi modelli portatili a combinare un'elevata qualità audio con la praticità della registrazione sul campo. Utilizzato principalmente da emittenti radiofoniche e giornalisti di guerra, il Report 4000 L permise la registrazione di interviste e suoni ambientali anche in situazioni difficili, diventando un simbolo del giornalismo analogico e della tecnologia audio dell'epoca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201354462
  • NUMERO D'INVENTARIO 900009238
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • ISCRIZIONI lato frontale - UHER 4000 REPORT-L / START / PAUSE / STOP / AUFHANE / LAUTSTARKE / TON / AUSSTEUERUNG / MIKRO / 19 / 9,5 / 4,7 / 2,4 - maiuscolo - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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