modello di artiglieria mezzo cannone
Pezzo a doppio rinforzo di tipologia europea. Pomo sferoidale, in tutt’uno con il codone, decorato sul fondo da fogliami; cul di lampada liscio; anello di culatta composito (listello e cordoncino), sul quale compare l’iscrizione di paternità Rainaldus Gandulfus fecit; focone decorato da conchiglia che poggia sul successivo cordone; accostato a questa, sul secondo rinforzo, lo stemma della città di Bologna (due croci sotto gigli inquartate diagonalmente ad altrettanti motti LIBERTAS, con baldacchino e testa di angelo esterna); sul primo rinforzo, abbastanza corto, le due maniglie conformate a delfino, con muso aperto sul pezzo e coda piegata all’esterno con terminazione a foglia; orecchioni accostati alla fascia di detto rinforzo; a metà volata stemma nobiliare, da cui pende un grappolo di frutta (nel campo superiore un mezzo leone con giglio nella branca destra, in quello inferiore tre stelle disposte a triangolo con vertice in basso); manca il cordone distanziato al collo della volate; gioia a tulipano con foglie di acanto disposte in posizione radiale.Scala del modello 1:6MISURE (ricostruite) DELL'ORIGINALE:Diametro bomba 129mmLunghezza convenzionale 2580mmLunghezza in diametri 20Lunghezza totale 2838mmDiametro al focone 387mmDiametro agli orecchioni 330mmDiametro alla gioia 242mmSpessori in ottavi di diametro 8, 6 e 1/2, 3 e 1/2Calibro 135mmPortata teorica di palla 24 libbre pontificie*Peso pezzo stimato 2600 kgArea di produzione dell'originale Bologna*Libbra pontificia da 12 once= g 339,07
- OGGETTO modello di artiglieria mezzo cannone
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
FERRO
LEGNO
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MISURE
Lunghezza: 473 mm
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CLASSIFICAZIONE
modello
scienze militari
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ATTRIBUZIONI
Gandolfo Rinaldo (notizie Seconda Metà Sec. Xviii): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Poggi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Poggi
- INDIRIZZO Via Zamboni 33, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Riproduzione prodotta dall’armaiolo bolognese Rinaldo Gandolfo, tra il 1760 e il 1780, di un pezzo medio/pesante da fortezza, probabilmente vecchio di qualche decennio, appartenuto alle difese della città di Bologna. Lo stemma nobiliare sembra quello della famiglia senatoria bolognese dei Conti Casali, che potrebbero aver donato il pezzo alla loro città sostenendone le spese di fusione (pratica nota per altre situazioni coeve). La forma generale è quella impostasi in Europa già nella prima metà del settecento
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800691154
- NUMERO D'INVENTARIO MPPAM044
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- ISCRIZIONI sull'anello di culatta - Rainaldus Gandulfus fecit - a fusione -
- STEMMI sul secondo rinforzo - Stemma - Comune di Bologna - stemma della città di bologna: due croci sotto gigli inquartate diagonalmente ad altrettanti motti LIBERTAS, con sovrastante baldacchino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0