Bomba a mano difensiva esplosiva a miccia S.I.P.E. prodotta dalla Società Italiana Prodotti Esplosivi da cui il nome S.I.P.E. Fusione di ghisa dalla classica forma ovoidale fu la bomba difensiva più utilizzata dagli italiani durante la Grande Guerra. L'accensione era ottenuta sfregando lo zolfo posto sul capo della miccia che sporgeva e che era normalmente protetto da un piccolo cappuccio avvitato. Le prime avevano il tappo porta miccia e il cappuccio di ottone che fu poi sostituito da un portamiccia di zamak con il cappuccio di lamiera sottile. Durante la guerra la S.I.P.E. fu dotata anche di un accenditore a percussione che prese il nome del suo inventore "Gallina". Un fungo metallico con all'interno del gambo un percussore e una capsula che si incontravano con lo schiacciamento. Normalmente, all'esterno, una fascia elastica in metallo teneva distanti i protagonisti dell'accensione