obiettivo fotografico acromatico, asimmetrico, a tre lenti
Questo obiettivo è costituito da un cilindro in metallo e ottone che termina ad un'estremità con una lente montata su un telaio in metallo ed avvitata al cilindro e all'altro capo con una lente solidale al cilindro stesso. Queste due lenti sono convergenti.||Coassiale al cilindro è inserita una fascia in ottone con una finestrella rettangolare che permette l'inserzione del diaframma mobile in dotazione.||Tra la fessura e la lente davanti è inserita una terza lente ma divergente.||Questa fascia termina con una filettatura per l'inserzione dell'obiettivo sull'apparecchio fotografico.||Il diaframma è costituito da una sottile lamina in metallo, all'incirca rettangolare con un foro al centro ed una piccola parte sporgente per tenerlo in mano.||Sono disponibili altri due elementi cilindrici da interporre tra obiettivo e apparecchio fotografico per allungare la distanza focale dell'obiettivo
- OGGETTO obiettivo fotografico acromatico, asimmetrico, a tre lenti
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MATERIA E TECNICA
METALLO
Ottone
VETRO
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MISURE
Diametro: 6 cm
Lunghezza: 13 cm
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CLASSIFICAZIONE
fotografia
industria, manifattura, artigianato
Fotografia
ottica
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ATTRIBUZIONI
Ross (1830/ 1965 Ca): costruttore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
- INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sin dalla nascita della fotografia (1839) i produttori di lenti ed obiettivi fotografici si trovarono a dover risolvere, per tentativi, numerosi problemi dovuti agli obiettivi utilizzati.||Lo sviluppo degli obiettivi fotografici procedette in maniera lenta rispetto allo sviluppo degli apparecchi fotografici, soprattutto a causa dell'approccio empirico della maggior parte dei costruttori che preferivano procedere per tentativi al posto che progettare sulla base delle leggi dell'ottica delle lenti sviluppate da Gauss, Petzval, von Seidel, ecc.||I primi obiettivi erano costituiti da lenti singole posizionate in modo tale da ottenere le migliori immagini possibili in determinate condizioni.||Ben presto si pose il problema di rendere gli obiettivi acromatici e furono così introdotti i doppietti (doublet) fissi costituiti da due lenti in sequenza.||Il primo obiettivo usato su un apparecchio fotografico, nel 1839, fu l'acromatico per paesaggi (Achromatic Landscape lens) di C. Chevalier, con apertura f/15 (molto lento).||Presto furono prodotti obiettivi più veloci ovvero con aperture maggiori.||Il passo successivo vide il montaggio di due elementi simmetrici identici collocati in posizioni opposte ad un diaframma fisso, per eliminare le distorsioni (1859) (Doublet lens).||Già durante i primi anni dalla nascita della fotografia, molti produttori di obiettivi provarono gli effetti dell'inserimento di un elemento divergente tra una coppia di lenti convergenti.||Il primo esempio fu il Triplet prodotto da A. Ross nel 1841 per Fox Talbot.||L'obiettivo Triple Achromatic di H. Dallmeyer fu progettato nel 1861 e prodotto in diverse lunghezze focali. Fu molto popolare fino a che non venne sostituito dal Rapid Rectilinear nel 1866.||Un obiettivo del tutto simile a questo fu l'Actinic Triplet di T. Ross.||Tra il 1866 e il 1890 venivano prodotti quattro tipi di obiettivi: per paesaggi (Landscape lens), per ritratti (Portrait lens), grandangolo (wide-angle Globe lens), e un obiettivo dalle caratteristiche intermedie denominato Rapid Rectilinear.||Fino al 1890 l'astigmatismo rimase un difetto non controllabile.||Quando nel 1885 E. Abbe e O. Schott della Zeiss Company introdussero lenti a bassa dispersione e con basso indice di rifrazione dette Barium Crown glasses fu in breve possibile produrre obiettivi anastigmatici (Anastigmat lens). La nascita di queste lenti portò alla crezione dei famosi obiettivi denominati Unar, Tessar, Dagor, ecc.||Comunque, sino agli anni '30 gli obiettivi Petzval Portrait e Rapid Rectilinear vennero prodotti e largamente utilizzati.||Nel 1890 iniziò anche la produzione di teleobiettivi.||Negli anni '30 venne dato nuovo impulso alla creazione di nuovi obiettivi soprattutto per proiezione di pellicole 8, 16, 35mm e per apparecchi fotografici per aerofotografia.||Dopo la Seconda Guerra Mondiale procedette lo sviluppo degli obiettivi per riprese e proiezioni cinematografiche e per apparecchi fotografici.||A partire dagli anni '50 entrarono nel mercato degli obiettivi aziende giapponesi che ben presto presero il posto dei produttori europei grazie ai bassi costi e alta qualità proposti
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300634093
- NUMERO D'INVENTARIO 6099
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2011
- ISCRIZIONI obiettivo e diaframma - 10762 - maiuscolo/ numeri - a incisione e stampa su targhetta in metallo blu -
- STEMMI laterale - commerciale - Marchio - Ross||LONDON
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0