edificio industriale di notevole mole, costituito da due corpi di fabbrica adiacenti, il primo su due livelli il secondo su tre, con altissimi interpiani. I solai originariamente costruiti in legno e travi metalliche a profili composti, così come le coperture lignee sostenute da capriate miste in acciaio e cavi metallici, costituiscono un pregevole esempio di tecnologia costruttiva degli anni trenta del '900. L'uso del mattone per cornici marcapiano e per le definizioni delle aperture di tutte le finestrature conferisce eleganza all'insieme. L'edificio ospitava imponenti macchinari destinati al lavaggio del sale marino, alla sua successiva essicatura e impacchettamento. La struttura sorge sul luogo di un bacino prosciugato pertinente alle antiche saline di Perda Bianca, in parte conservato per il transito delle chiatte al servizio industriale.