positivo
positivo,
ca 1879 - ca 1885
fotografia stampata su cartoncino
- OGGETTO positivo
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MATERIA E TECNICA
Fotografia/ carta/ gelatina ai sali d'argento
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MISURE
Altezza: 8.5 cm
Larghezza: 6 cm
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CLASSIFICAZIONE
RITRATTISTICA
- AMBITO CULTURALE Produzione Italiana
- LOCALIZZAZIONE Ghilarza (OR) - Sardegna , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per ricostruire la storia dei singoli oggetti che compongono la Collezione della Casa Museo di Antonio Gramsci è necessario ripercorrere le tappe fondamentali della formazione della Collezione stessa, alla luce della pur scarna documentazione attualmente disponibile. Nel 1937, quando, a meno di un mese di distanza dal figlio Antonio, morì Francesco Gramsci, la figlia Grazietta e la nipote Edmea si trasferirono a casa di Teresina, penultima dei sette fratelli Gramsci, portando con loro parte del mobilio e gli oggetti custoditi nella vecchia casa di Corso Umberto, dal 1975 riaperta come Casa Museo di Antonio Gramsci. Tra la seconda metà degli anni ’60 ed il 1975, Luisa Emilia Paulesu, figlia di Teresina, ha selezionato parte di quei ricordi, ed alcuni pezzi provenienti dal corredo della madre, perché facessero parte della Raccolta oggi esposta nella vecchia casa di famiglia, che lei e la sorella Mimma Paulesu Quercioli hanno fortemente voluto diventasse luogo dedicato alla memoria dello zio Antonio. Durante il medesimo arco di tempo, ai Beni prestati da Luisa Emilia si è aggiunto un insieme di oggetti appartenuti ad Antonio Gramsci e concessi dal figlio del suo secondogenito Giuliano, Antonio jr. Dal 1975 la Collezione è impreziosita dall’allestimento disegnato dall’arch. Cini Boeri; tra questo stesso anno ed il 1996, si è infine arricchita grazie ad alcuni dipinti su tela, incisioni e sculture donate alla Casa Museo ed oggi di proprietà della Fondazione Berlinguer di Cagliari. La fotografia in esame, invece, venne donata alla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza da Luisa Emilia, il 30 marzo del 2017, in previsione della visita alla Casa Museo da parte del Presidente della Repubblica, in occasione dell’ottantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci. Non è stato possibile reperire alcuna documentazione specifica né riguardo all’autore né all’occasione nella quale è stata realizzata. Mimma Paulesu Quercioli scrive che fu scattata quando la madre aveva 23 anni, quindi nel 1884; tenendo in considerazione anche abbigliamento e studio della composizione, una datazione compresa tra il 1879 ed il 1885 appare plausibile e, di conseguenza, anche ipotizzare una tecnica di stampa alla gelatina a sviluppo (cloro/bromuro d’argento). Giuseppe Fiori descrive Giuseppina come “Alta, aggraziata, socialmente d’un gradino sopra la generalità delle altre fanciulle di Ghilarza (“Vestiva all’europea”, mi dirà un sarto di Ales che la conobbe ancor giovane) era di quelle che subito colpiscono.”. La famiglia Gramsci si trasferì ad Ales non molto tempo dopo la nascita, nel 1884, del primo figlio. Viene dato per certo che Gramsci tenne con sé questa fotografia della madre quando era ragazza durante il periodo della carcerazione (fonte Archivio Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza) insieme ad altre più recenti menzionate in alcune lettere (ad esempio: lettere a Giuseppina Marcias, 5 marzo e 10,22,29 maggio1928; 28 luglio 1930)
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000251161
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0